sabato 15 aprile 2017

Verbale ufficio di piano - mercoledì 12 aprile 2017



Confronto sulla progettazione di sub-ambito in corso sul finanziamento PON (Ob6/9)
Ciascun sub ambito aggiorna i presenti in merito alle azioni in corso per accompagnare e strutturare una proposta di sub ambito.
Vengono evidenziate alcune criticità trasversali ai diversi territorio, in particolare in riferimento al coinvolgimento degli amministratori, non sempre consapevoli totalmente delle implicazioni delle scelte rispetto al lavoro tecnico degli operatori (traduzione operativa di una centralizzazione della funzione di accoglienza). Si sottolinea una forte esigenza di confronto con CSC per verificare la fattibilità organizzativa delle ipotesi in elaborazione, anche considerata la necessità di combinare su un piano distrettuale le singole esigenze locali (che richiedono un numero limitato di monte ore settimanale), nonché considerare la gestione degli operatori che operano attualmente a scavalco di più sub ambiti.
Si ribadisce, come già esplicitato nelle linee guida, la necessità che i fondi ministeriali PON debbano aggiungere risorse per migliorare la funzione di accoglienza a partire da uno standard di base previamente garantito con risorse proprie. In altre parole, ciascuna amministrazione dovrebbe assicurare la copertura delle risorse umane ai fini di garantire lo standard di base dei propri servizi; a partire da questo standard (precondizione) le risorse PON permetteranno di strutturare la ridefinizione della funzione di accoglienza a livello sovra comunale (potenziamento). L’aumento di monte ore degli operatori sociali è un criterio irrinunciabile, in quanto definito molto chiaramente dalle linee guida ministeriali.
Tutti i territori condividono la necessità di progettare una revisione del sistema di accoglienza in modo graduale, per accompagnare sia le amministrazioni (e i cittadini), sia gli operatori, ad introiettare tale cambio di approccio ai servizi sociali, introducendo quanto meno una tensione verso cambiamenti ideali che necessitano di tempistiche di lungo termine. È importante che il PUA sovra comunale non si ponga come servizio parallelo e “altro” rispetto al sistema dei servizi sociali così come attualmente strutturati, ma che possa servire ad un accentramento di procedure che non verranno più esplicate a livello di singolo Comune. I territori si stanno pertanto strutturando per garantire alcuni poli sovra comunali dedicati all’accoglienza (PUA) che supportano il lavoro di accoglienza comunale, accentrando soprattutto determinate pratiche (assorbendo in particolare le procedure nuove), nel contempo uniformando le modalità di gestione della funzione di accoglienza (incl. moduli e CSI). Si rileva la necessità di raccogliere i dati specifici che riguardano l’accoglienza, per ritornare anche agli amministratori un quadro maggiormente oggettivo del lavoro di segretariato (che sembra essere rivolto per lo più ai casi già in carico, e non all’accoglienza propriamente detta).
Il lavoro interno a ciascuna amministrazione/sub ambito ha portato a concentrare necessariamente l’attenzione sul sistema dei servizi sociali. Si sottolinea l’importanza di includere nel processo i punti di accoglienza già strutturati ed attivi localmente grazie al Terzo Settore. Caritas Diocesana si rende disponibile per favorire eventuali collaborazioni sui singoli territori, a seconda delle esigenze rilevate.
Si discute dell’eventualità di posticipare il termine di presentazione delle proposte, fissato per il 28 aprile, in funzione del consistente lavoro di accompagnamento in corso in ciascun sub ambito. Si conviene tuttavia per mantenere tale scadenza. Vi è un’esigenza incombente di finalizzare le risorse ministeriali (utilizzarle, e darne conto) secondo i tempi e i criteri definiti dallo stesso Ministero. Si chiede a ciascun sib ambito di continuare il lavoro per arrivare alla presentazione di una proposta che, seppur non completamente definita (soprattutto negli aspetti gestionali), possa illustrare l’idea progettuale in fase di strutturazione e gli attori ivi coinvolti. Ciò presuppone che vengano già effettuate le relative verifiche di fattibilità anche con CSC e gli altri enti implicati, con la possibilità di rimandare la stipula di accordi operativi ad un momento successivo. Sulla base delle proposte raccolte, verrà pianificato un incontro del comitato ristretto per verificare il punto della situazione ed incentivare il confronto tra diversi territori.
Per raggiungere tale risultato si prevede la necessità di programmare ulteriori incontri specifici di sub ambito tra amministratori, coordinatrici e CSC; vengono definite alcune ipotesi di incontri (farà seguito una comunicazione di Davide Vighi a ciascuna coordinatrice).


Piano di valutazione PO2016/17
Sono stati inviati a ciascun gruppo referente per gli obiettivi del PO gli indicatori relativi al 2017, che saranno compilati con riferimento al primo quadrimestre, e condivisi (online sull’udp blog) entro il prossimo appuntamento dell’ufficio di piano.
Si discute della possibilità di strutturare momenti di restituzione della seconda annualità (PO 2016), includendo già anche il primo quadrimestre del 2017, ed essere funzionali ad un avvio di pensieri e confronto in funzione della preparazione del prossimo piano di zona 2018-2020, i cui lavori verranno avviati verosimilmente nel secondo semestre del 2017.
Si concorda sull’idea di organizzare tre focus di valutazione, ciascuno di mezza giornata, indicativamente con cadenza quindicinale a partire dalla metà di maggio, aperti a tutti i referenti degli obiettivi del piano di zona, e con il coinvolgimento diretto del comitato di valutatori. Nei focus un referente per ciascun obiettivo sarà chiamato a presentare una valutazione sintetica del lavoro svolto; da questa analisi critica si apre il confronto, in particolare con il comitato di valutatori. Gli obiettivi del PO saranno raggruppati come segue:

  • Sistema conoscenza (ob.1, 2 e 3)
  • Percorsi progettuali (ob. 4, 5 e 8)
  • Azioni gestionali (ob. 6, 7, 9 e 10)

     Quanto discusso sarà oggetto di un confronto con il comitato di valutatori per concordare con loro l’organizzazione dei focus.


Ridefinizione sistema di accesso RSA
Si condivide quanto emerso dalla riunione del 10 aprile, passaggio oltre modo necessario per ribadire la volontà degli attori coinvolti di continuare la strutturazione del nuovo sistema di accesso sui contenuti del documento elaborato dal tavolo tecnico. Nell’incontro si è in particolare richiamata la centralità della valutazione multidimensionale, sottolineata anche da ASST come scenario complessivo che verrà attivata anche su altre partite (es. cronici). Sono stati evidenziati alcuni nodi critici, già noti, in particolare sulla necessità di definire i costi che il nuovo sistema pone eventualmente in carico alle RSA e la necessità di presidiare fortemente la fase transitoria, affinché non crei disagi a cittadini e istituzioni.
Nell’incontro è stato dato mandato al gruppo tecnico di continuare a lavorare per dettagliare meglio la sperimentazione, con particolare riferimento a:

  1. modulistica e modalità della fase di accoglienza
  2. tempistiche della valutazione multidimensionale
  3. criteri per la definizione delle liste di struttura
La CSI farà da strumento di collegamento alle diverse fasi del processo.
Si condivide la proposta che verrà sottoposta al tavolo tecnico di lavorare su tre sottogruppi, secondo i punti sopra esposti. Si prevede di concludere la strutturazione della sperimentazione entro fine maggio, per poter approvare i documenti e siglare gli accordi nel mese di giugno ed avviare la sperimentazione con il mese di luglio, come previsto dall’Assemblea dei Sindaci. Per rispettare quest previsione temporale, sarà necessario mantenere costantemente aggiornati tutti gli attori implicati, inclusi i presidenti delle RSA e gi amministratori comunali.


Progettazione bandi conciliazione
L’Alleanza locale sta lavorando alla presentazione di progettualità in risposta ai due bandi in corso, entrambi con scadenza ad inizio maggio, in coordinamento con le Alleanze attive sugli altri Distretti del territorio di riferimento dell’ATS. Si intendono presentare proposte progettuali sui seguenti temi:

  • Servizi salva tempo (rilancio servizi realizzati nei progetti precedenti)
  • Servizi conciliativi in favore dei dipendenti delle RSA
  • Servizi conciliativi in favore delle imprese, con la produzione/erogazione di servizi conciliativi, in parallelo con la proposta in fase di elaborazione da parte della camera di commercio (servizi consulenziali per le imprese)
Si discute della possibilità che altri enti, esterni all’Alleanza possano legittimamente presentare altre progettualità non coordinate con quelle dell’Alleanza. È interesse dell’Alleanza tentare di coordinare il più possibile le azioni di conciliazione promosse sul territorio. La scarsità di risorse disponibili du entrambi i bandi e la presenza di diverse cordate attive per la presentazione di proposte progettuali fa presupporre che vi siano poche possibilità di finanziamento per progettualità che coinvolgano territori ristretti.