mercoledì 28 gennaio 2015

IL PERCORSO PER LA COSTRUZIONE DEL NUOVO PIANO DI ZONA

Grazie all'incontro dell'Ufficio di Piano di Mercoledì 21 gennaio e alla riunione del Comitato Ristretto dell'Assemblea dei Sindaci del 28 gennaio è stato possibile delineare il percorso per la costruzione del Nuovo Piano di Zona 2015-2017.


Nei mesi di Febbraio e Marzo opererà un gruppo di lavoro per l'elaborazione della bozza di Piano. Questo gruppo sarà composto dai membri dell'Ufficio di Piano con l'aggiunta delle persone che con grande disponibilità hanno lavorato al percorso per la riorganizzazione dei servizi sociali (2013) e alla progettazione sul Bando Welfare in Azione (2014).
Al gruppo parteciperanno anche Amministratori locali del Comitato Ristretto e del Cda di Comunità Sociale Cremasca.

Si sceglie la linea della continuità tra l'esperienza del 4^ Piano di Zona e la proposta del nuovo Piano. Siamo infatti convinti che le tesi e gli orientamenti delineati nel 2012 abbiano trovato conferma e sviluppo nel corso di questi anni e che, anche grazie alle linee guida regionali, ora si tratti di dare attuazione e concretezza ad un modello di welfare locale che ha guidato il nostro lavoro di programmazione sociale e che deve andare avanti, crescere e strutturarsi ancora meglio e in modo più convinto e diffuso.

Prevediamo un momento/evento aperto di confronto allargato nei primi giorni di marzo per favorire la partecipazione diffusa ai lavori di costruzione del nuovo PDZ.

Ci proponiamo di dedicare il mese di Aprile alla piena socializzazione dei contenuti della bozza di Piano per poi arrivare all'approvazione del documento finale entro il 30 Aprile pv.

Abbiamo davanti un percorso intenso: in tre mesi siamo chiamati a "ricomporre" all'interno di un documento di programmazione triennale molti filoni di attività già aperti e avviati: il progetto Wel(l)FARE legami, il percorso per la nuova regolamentazione distrettuale ISEE, il processo di riorganizzazione del servizio sociale professionale e del servizio tutela minori, le esperienza di coprogettazione e di lavoro integrato tra pubblico e privato sociale, ... la programmazione condivisa delle risorse comunali e regionali.  

Costruire il nuovo Piano è una grade occasione per alzare lo sguardo dall'ordinario, per rileggere insieme cosa siamo riusciti a fare in questi anni, per dirci cosa vogliamo fare insieme nei prossimi tre anni, per costruire accordi che ci consentano di realizzare nuovi progetti e di raggiungere nuovi obiettivi.

Il nuovo Piano è una grande opportunità e noi vogliamo viverla  come un'occasione di crescita, non come un adempimento, ma come un processo di partecipazione e di incontro.


martedì 27 gennaio 2015

LE LINEE GUIDA PER IL NUOVO PIANO DI ZONA

Linee di indirizzo per la programmazione sociale a livello locale 2015-2017

Il 19 dicembre 2014 la Giunta regionale con DGR n. X/2941/2014 ha approvato il documento "Un welfare che crea valore per le persone, le famiglie e la Comunità - Linee di indirizzo per la programmazione sociale a livello locale 2015-2017", nel quale sono esplicitati i principi e i contenuti della nuova programmazione sociale che verrà sviluppata, nel corso del triennio, dalle gestioni associate dei Comuni attraverso i 98 Piani di Zona.

Con le Linee di indirizzo Regione Lombardia riconosce e valorizza il ruolo di autonomia dei territori e fornisce loro gli orientamenti e gli indirizzi sulle modalità di sviluppo e attuazione delle politiche, ponendo particolare attenzione al tema dell’appropriatezza, sia rispetto al riconoscimento del bisogno sia nell’individuazione delle risposte.

Tra le priorità individuate dalle Linee di indirizzo, quella più importante e urgente è la ricomposizione, sia a livello locale sia a livello regionale, delle seguenti dimensioni:
• conoscenza orientata ai reali bisogni della persona e della famiglia
• servizi ed interventi sempre più integrati tra Azienda Sanitaria Locale e Comuni per facilitare i percorsi degli utenti
• risorse regionali e statali destinate allo sviluppo del welfare lombardo al fine di avere più efficacia e ridurre gli sprechi.

Entro il 30 aprile 2015 i Comuni, afferenti a ciascun Ambito territoriale, si impegneranno a definire il loro documento di programmazione (Piano di Zona) e a sottoscrivere l’Accordo di Programma per l’attuazione del Piano.

Regione Lombardia supporterà gli Ambiti territoriali in questa fase di definizione della programmazione locale organizzando anche momenti di lavoro sui dati di monitoraggio e sugli obiettivi della nuova programmazione.

giovedì 15 gennaio 2015

WEL(L)FARE LEGAMI

Il nostro progetto «Wel(l)fare legami» ottiene il finanziamento di Fondazione Cariplo

Assessore al welfare dott.ssa Angela Beretta
Il comune di Crema, in partnership con i Comuni di Cremona, Casalmaggiore e di molte realtà del territorio, si aggiudica il «Bando Welfare di Comunità e Innovazione Sociale», promosso da Fondazione Cariplo, con il progetto «Wel(l)fare legami»: in arrivo un milione e mezzo di euro per iniziative destinate al sociale. Ad esserne coinvolto tutto il territorio provinciale per azioni legate al ricollocamento al lavoro, laboratori di comunità e fundraising. 

"La nostra soddisfazione, insieme al senso di responsabilità che ne deriva, - commenta l'Assessore al Welfare Angela Beretta - è in parte legata al fatto che il nostro progetto ha superato quelli presentati da Enti di grande dimensione, come ad esempio il Comune di Bergamo oppure quello di Brescia che, alla fine, non sono stati finanziati. Cariplo ha giudicato il nostro lavoro non solo solo innovativo e coerente con il modello di welfare atteso, ma anche credibile nella sua possibilità di tradursi in concreti interventi".

Un investimento sul futuro per un comune che crede e progetta per la comunità. L’obiettivo di fondo è, infatti, quello di creare legami tra le persone, ma anche tra il mondo del sociale e del profit, per cinque azioni in grado di generare benessere. 

Il patto “gener-attivo” per l’inclusione attiva e l’autonomia per la realizzazione di un’alleanza tra utente ed attori sociali; laboratori comunitari per una condivisione di intenti nelle problematiche sociali; incroci di comunità, o Civic Center, per un’operatività di aggregazione che valorizzi le famiglie con il modello “win-win”; il “Wel(l)fare Lab”, una ricerca di professionalità del welfare sociale; ed un piano di Fundraising comunitario ma anche di comunicazione e sensibilizzazione. 

"Una sfida - continua Angela Beretta - che guarda allo sviluppo del territorio, alle sue maestranze, partendo dal tessuto sociale, dai singoli e dal loro lavoro, investendo sulle capacità di ciascuno. È una ripartenza da se stessi: un cercare le risorse necessarie da quanto è già presente sul territorio; è, soprattutto, un investimento culturale e professionale che vuole riqualificare un sistema ormai arrugginito e chiuso aprendo le porte ad un’azione sociale di comunità".