venerdì 27 gennaio 2017

Bozza Piano Operativo 2017



Al seguente link è possibili visionare la bozza del  Piano Operativo 2017 (scaricabile qui), che verrà discussa nel prossimo Ufficio di Piano.

Progetto WEL(L)FARELEGAMI - AGGIORNAMENTO STATO DI PROGETTO - 2^ annualità

Si è svolto a Cremona giovedì 26 gennaio un incontro di aggiornamento dello stato di progetto, di cui si riportano sinteticamente i principali punti salienti:



1. Gestione risorse
Riduzione del budget iniziale a seguito della ridotta attesa di donazioni (dimezzata) e dell'azzeramento dei proventi da attività.
Tempistiche:
- la seconda annualità terminerà il prossimo 12.09.17
- la prossima rendicontazione intermedia si chiuderà il 28.02.17 (almeno il 30%)
- è necessario inviare la richiesta di anticipo sul budget del secondo anno (pari al 40%) entro il 30.01.1

2. Avanzamento azioni
Elementi da presidiare
Patti: continuità lavoro di equipe e integrazione tra servizi; reciprocità tra beneficiario e comunità; ricerca di risorse non usuali (esigenze “particolari”, non classiche rispetto ai servizi normalmente coperti/attivati dai servizi sociali) per inclusione e attivazione.
Comunità: mantenere dispositivi di partecipazione post progetto; ruolo dei piani di zona; strategie di raccolta risorse; funzione (ed eventuale suo seguito) dei community maker.
Idee di impresa: 32 domande pervenute a dicembre.
Patti Cremona. Si è passati da una attivazione / raccolta di segnalazioni esterne ai servizi sociali (primo anno) ad un allargamento e invito della parte pubblica (servizi sociali comune di Cremona e distretto) per coinvolgere aree sociali come antenne del territorio. Avviare progetti in termini di ricomposizione della spesa sociale.
Patti Crema. Da situazioni con disagio conclamato (primo anno) a vulnerabilità.
Patti autonomia e percorsi di empowerment (CpI). In conclusione i patti per l'autonomia su Crema. Target: non vulnerabili, ma fragilità e cronicità. Integrazione con servizi per il lavoro e possibilità dell'utilizzo del budget in modo diverso e flessibile hanno aperto maggiori fiduce verso i servizi e verso la comunità. Fattore “generatività” ben accolto dalle persone. Corsi di empowerment: maggiormente centrati su target vulnerabilità. Gruppi molto eterogenei (aspetto positivo). Si crea una dimensione di gruppo importante (spazio di socializzazione sul tema lavorativo): valutare se e come mantenerla. Il tema SIA riporta la necessità di condivisione tra operatori sulla progettazione/valutazione integrata.
Banca dell’acqua. Opportunità per intercettare vulnerabilità. Richiamata negli strumenti valenza generatività.
Laboratori cremonesi nati in territori dove vi sono unioni di comuni.
Crema: 1. faticoso avviare il lavoro con realtà strutturate; nel secondo anno maggiore coinvolgimento nei micro contesti, e quindi più partecipati localmente, seppur più difficili da attivare e sostenere. Livello di partecipazione rilevato nei quartieri molto più forte laddove sono stati attivati laboratori di comunità. 2. Contaminazione logica dei patti su altre misure da tenere presente come logica futura. Primo anno sperimentato sui titoli sociali.; secondo anno si prevede estensione sperimentazione su FNA. 3. Portare lo spirito del progetto a livelli politici, non vissuta ed intesa come dimensione trasversale dai politici non direttamente coinvolti dalle attività.
Imprese: 3 imprese avviate.


3. Comunicazione e fund raising

Fabiano Sarti sarà referente unico su tutti e tre i territori. Lorenzo Tuci referente per presa contatto con specifici donatori. Inserita risorsa su comunicazione (agenzia ProWord), a disposizione di tutto il territorio. Progettualità che sappia comunicare non in termini intermittenti e in modo omogeneo su tutto il territorio. Coordinatori e community maker come anelli di congiunzione.
Cisvol promuove due incontri di formazione su storytelling (20 e 27 febbraio).

mercoledì 25 gennaio 2017

Ufficio di Piano - 18 gennaio 2017

Il prossimo ufficio di piano sarà mercoledì 01 febbraio alle 9 in via Manini

Tempistiche PO2017
La stesura del PO2017 sarà anticipata ad inizio anno, invece che ad aprile come in passato. Oltre quindi a mantenere nel PO2017 gli obiettivi già inclusi nel PO2016 e previsti a suo completamento nel primo quadrimestre 2017, gli obiettivi saranno estesi prevedendo di coprire tutto il 2017, fino a dicembre. Questo per riconciliare i tempi del piano operativo con quelli del bilancio (anno solare).
Si prevede di ultimare la stesura del nuovo piano operativo entro mercoledì 01 febbraio, per condividerli in ordine cronologico con: ufficio di piano (01/02), comitato ristretto (entro il 03/02) e assemblea dei sindaci (entro il 15/02).

Obiettivi PO 2017
Di seguito sinteticamente le principali indicazioni programmatorie dell'ufficio di piano su ciascun obiettivo:

1. OSSERVATORIO PERMANENTE
Continuazione del lavoro avviato sul tema dell'immigrazione, e dell'impatto dei flussi migratori sui servizi. Supporto alla raccolta dati relativa all'applicazione del regolamento ISEE.

2. CSI
Estensione delle credenziali di accesso (amministrativi, responsabili di servizio, Terzo Settore). Integrazione della piattaforma con altri database (INPS, socio sanitaria).
3. SISTEMA UNITARIO DI ACCESSO
Perfezionamento delle modalità operative attuative dello schema di regolamento e dei contenuti di dettaglio (consolidamento in un numero maggiore di comuni; focus sui servizi residenziali).

4. PATTI GENER-ATTIVI
All'interno della realizzazione delle attività, così come previste dal progetto Fare Legami, si sottolinea l'obiettivo di continuare a sperimentare le logiche fondanti i patti anche nel lavoro esterno al progetto.

5. LABORATORI DI COMUNITA'
All'interno della realizzazione delle attività, così come previste dal progetto Fare Legami, si sottolinea l'obiettivo di ricomporre i diversi filoni progettuali all’interno di uno spazio di conoscenza e di valorizzazione comune delle esperienze in atto (documentazione per una valorizzazione degli apprendimenti).

6. ACCOGLIENZA
Elaborazione, avvio e monitoragio di progetti di accoglienza sovracomunale grazie ai fondi PON.

7. GESTIONE ASSOCIATA
Conclusione dei lavori di rifdefinizione del sistema distrettuale disabilità e del sistema di accesso alle RSA.

8. FONDO PREVENTIVO PROMOZIONALE
Implementazione delle azioni previste dal progetto CLAC, recentemente approvato da Fondazione Comunitaria Cremonese.

9. MODELLO UNITARIO SST
A partire dai progetti di accoglienza sovracomunale (ob.6 - PON), sperimentazione in un subambito di un modello gestionale ed organizzativo di natura sovracomunale.

10. CONSOLIDAMENTO DIMENSIONE ASSOCIATIVA
Tutela Minori: ridefinizione , in primis a livello politico, dei rapporti tra servizio e territorio
SIL: riposizionamento del servizio in concordanza con i servizi di welfare locale presenti