domenica 20 aprile 2014

WELFARE IN AZIONE: UN NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO A FAVORE DEL LAVORO DI COMUNITA' E DELL'INNOVAZIONE SOCIALE

A partire dell'azione strategica prevista nel Piano di Zona 2012/2014, sulla base degli elementi emersi nell'analisi valutativa sui servizi realizzata nel 2013 e tenuto conto delle linee guida per la riorganizzazione dei servizi sociali elaborate a livello distrettuale, nel Comune di Crema è partita nel mese di Febbraio la prima fase attuativa del Nuovo Modello Organizzativo dei servizi sociali. Dopo un lungo periodo di confronto e di riflessione, si è giunti alla fase di trasformazione interna del servizio sociale, per giungere ad un modello organizzativo che vede la dimensione territoriale come un elemento fondamentale e che si struttura per aprirsi in modo reale ed innovativo ad un lavoro di progettazione con le comunità, i quartieri, le zone della città.
Questa prima fase attuativa, pensata come momento di aggancio e di presentazione, vedrà un graduale coinvolgimento di tutte le cinque zone della Città di Crema entro il mese di giugno 2014.


lunedì 14 aprile 2014

VERBALE INCONTRO GRUPPO DI LAVORO DEL 09.04.2014

Sede: via Frecavalli 16, Crema
Orario: 14.30/16.40
Presenti: Angelo Stanghellini, Angela Beretta, Pietro Bacecchi, Alessandra Ginelli, Silvia Fiorentini, Alberto Fusarpoli, Michele Gennuso, Don Michele Nufi, Patrizia Pedrazzini, Luciano Ricci, Fabiano Sarti, Simone Silva, Veruska Stanga, Mariapia Venturelli, Maria Luisa Vailati
Assenti: Bertoletti Donata, Claudio Dagheti, Francesca Moruzzi, Luca Uberti Foppa
Angelo Stanghellini sintetizza il lavoro fatto, finora, dal gruppo di lavoro come segue:

Il progetto su cui dovremo lavorare è di medio-lungo periodo, non deve rispondere ad urgenze, deve rivedere il modello e deve individuare i luoghi di prossimità (luoghi di vicinanza, contesti di vita delle persone). Si ritiene fondamentale e impellente individuare gli Ambiti di attuazione della sperimentazione, che potrebbero essere:
1) Meta-ambito: l’azione di sistema trasversale e a premessa dell’intera progettualità;
2) Contrasto all’isolamento e promozione della dimensione relazionale;
3) Azioni di accompagnamento educativo (stili di vita, supporto alle famiglie …);
4) Processi family friendly.

La sintesi procede con l’individuazione di piste di lavoro, emerse durante la discussione.
a) necessità di attivare un ponte con il mondo profit, rappresentato dalle aziende cremasche, in quanto attualmente il concetto di “responsabilità sociale d’impresa” è ancora vago: non c’è una struttura, né ci sono proposte chiare e fattibili per le imprese. Da qui la domanda: come costruire il ponte? 
Input: concretizzare adeguatamente l’idea del “ponte”(coinvolgimento virtuoso delle imprese, in primo luogo come attori e poi come sostenitori), in quanto si ritiene che la fase di eventuale accompagnamento Cariplo ci permetterà di definire le azioni conseguenti.
b) necessità di creare un sistema sociale strutturato nel quale, da un lato, le persone con fragilità e difficoltà riescano ad accedere, dall’altro sia favorita la capacità di ascolto tra gli operatori affinché possa svilupparsi una rete solida, valorizzando le esperienze e le buone prassi già presenti sul territorio. 
Input: concretizzare adeguatamente l’idea di “sistema sociale integrato” (quali spazi di ascolto, quali criteri minimi di accessibilità, …), in quanto si ritiene che la fase di eventuale accompagnamento Cariplo ci permetterà di definire le azioni conseguenti.
c) necessità di definire un modello sostenibile dal punto di vista economico e relazionale tra gli attori e la comunità stessa.
Input: generare empowerment, ossia stimolare la capacità di essere protagonisti a diversi livelli, sperimentando in modo scientifico eventuali ipotesi di lavoro.

IL PROSSIMO INCONTRO SI TERRA’
PRESSO L’ORATORIO DI SAN BARTOLOMEO - VIA ZUVADELLI – ALLE ORE 14.30


Gruppo di progettazione
Welfare di Comunità e Innovazione Sociale

AMBITO DISTRETTUALE CREMASCO

Angela Beretta
Claudio Dagheti
Don Michele Nufi
Luca Uberti Foppa
Luciano Ricci 
Alessandra Ginelli
Veruska Stanga 
Maria Luisa Vailati
Alberto Fusarpoli 
Patrizia Pedrazzini 
Michele Gennuso 
Francesca Moruzzi 
Pietro Bacecchi 
Simone Silva 
Donata Bertoletti 
Maria Pia Venturelli
Fabiano Sarti
Silvia Fiorentini
Angelo Stanghellini



venerdì 4 aprile 2014

GRUPPO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA - 1

Riportiamo alcune considerazioni finali el primo incontro di lavoro del Gruppo di progettazione (2 aprile) 

1) Il bando invita a costruire un modello, all’interno di una programmazione triennale, non a lavorare sulle emergenze. Siamo chiamati ad una riprogettazione di medio lungo periodo in attuazione dell’impianto valoriale: 
  1. a. del quarto Piano di Zona 
  2. b. dell’analisi valutativa dei servizi sociali distrettuali 
  3. c. delle linee guida per la riorganizzazione dei servizi sociali distrettuali 
Si tratta di costruire un MODELLO di SISTEMA SOCIALE che ponga la centro la PROSSIMITA’ e che favorisca l’INTER-AZIONE dei diversi attori: istituzionali, del privato sociale, anche non strutturato e dei mondi “altri” … cultura, sport, imprese, …