venerdì 4 aprile 2014

GRUPPO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA - 1

Riportiamo alcune considerazioni finali el primo incontro di lavoro del Gruppo di progettazione (2 aprile) 

1) Il bando invita a costruire un modello, all’interno di una programmazione triennale, non a lavorare sulle emergenze. Siamo chiamati ad una riprogettazione di medio lungo periodo in attuazione dell’impianto valoriale: 
  1. a. del quarto Piano di Zona 
  2. b. dell’analisi valutativa dei servizi sociali distrettuali 
  3. c. delle linee guida per la riorganizzazione dei servizi sociali distrettuali 
Si tratta di costruire un MODELLO di SISTEMA SOCIALE che ponga la centro la PROSSIMITA’ e che favorisca l’INTER-AZIONE dei diversi attori: istituzionali, del privato sociale, anche non strutturato e dei mondi “altri” … cultura, sport, imprese, …


2) Occorre definire possibili luoghi, spazi, contesti dove mettere in atto il cambiamento. Il luogo deve essere micro (il quartiere, la zona, il paese …). Un luogo micro di partecipazione, di ascolto della domanda, di progettualità diffusa. Si condivide il bisogno di investire sulla costruzione di luoghi, sull’invito a partecipare nei luoghi.
Si condivide la linea di progettare per la costruzione di SPAZI di Prossimità:
· PROSSIMITA’ per l’accoglienza, l’ascolto e la lettura precoce e “ampia” dei problemi (oltre la logica uno a uno) e dei fenomeni, ….

3) Serve pensare a luoghi per fare; ciò impone di ripensare agli attori territoriali, agli ambiti sociali, alla spesa sociale.
· PROSSIMITA’ per la partecipazione e la progettazione “comune” di azioni, interventi, proposte operative, ….

4) Dobbiamo andare oltre un TARGET definito e specifico, ma avere come riferimento operativo soggetti che vivono situazioni di VULNERABILITA’, soprattutto di tipo relazionale.

5) Le azioni vengono alla fine, occorre concentrarsi su possibili ambiti di lavoro per sviluppare questo MODELLO. A partire dall’ambito, poi, si va a declinare lo sviluppo del modello.





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