sabato 21 marzo 2015

SINTESI DEI CONTENUTI EMERSI NEL GRUPPO "LAVORO DI COMUNITA'"

Prima di pensare al servizio o all’intervento occorre allora pensare alla persona.

Cercare di conoscerla, ascoltarla, capirla, comprenderla, scoprire i suoi bisogni,
i suoi desideri, le sue risorse e le sue potenzialità.
Attivare le risorse vicine al suo mondo vitale.
 (Piano di Zona 2012-2014)

DA DOVE SIAMO PARTITI
Nella lettura del IV Piano di Zona Cremasco, quale documento di programmazione di valenza strategica e di durata pluriennale, troviamo le indicazioni in merito ai tre “filoni progettuali” che hanno guidato il lavoro degli ultimi tre anni e in cui erano già confluite le azioni avviate nel III Piano di Zona per garantirne continuità e consolidamento:
  • La Presa in carico integrata
  • Il Lavoro di Comunità
  • Il Modello organizzativo

Nello specifico per il nostro ambito leggiamo che ”con l’attenzione posta sul Lavoro di Comunità si vogliono indicare azioni, progetti e strategie operative che guardano in modo più complessivo ai fenomeni, che si rivolgono a target più ampi della popolazione, per agganciare risorse non adeguatamente valorizzate, per costruire relazioni e legami di fiducia, per includere nel sistema di welfare locale realtà e componenti della società oggi non vicine (se non lontane).”

AL LAVORO DI COMUNITA’ SONO STATE ATTRIBUITE SEI AZIONI DI SISTEMA
·        Costruzione di un tessuto sociale per azioni di prossimità
·        Scelta /sfida educativa
·        Progetti di attivazione delle comunità e di promozione formazione del volontariato
·        Nuovi spazi di vulnerabilità (lavoro,casa) e azioni di sistema verso il profit
·        Conciliazione tempi di vita e lavoro
·        Piano integrato locale Salute

LA FASE DI VALUTAZIONE E IL CONFRONTO NEL GRUPPO
Il percorso di valutazione ha preso avvio dalla individuazione dei referenti della realizzazione delle singole azioni e alla richiesta ad ognuno di loro di restituirci una fotografia delle azioni e attività realizzate provando ad indicarne alcuni elementi cardine che sono stati ridiscussi nel FOCUS del 5 marzo a Soncino.
 LA RELAZIONE TRA LE  AZIONI E LE TESI DEL PDZ
Tutte le azioni sono state aderenti e rispondenti alle 5 tesi che il IV PdZ si era prefigurato. Inoltre il discorrere del gruppo ha evidenziato come le tesi siano da considerare acquisite in quanto già parte del modo di lavorare e di comunicare, le parole Chiave legate alle tesi emergevano già spontaneamente nella fase di presentazione dei partecipanti.
RISPETTO ALLA TEMPISTICA DI REALIZZAZIONE E AI SOGGETTI COINVOLTI
Attraverso le schede prima e nel confronto nel gruppo poi abbiamo verificato che tutte le azioni si sono avviate e molte non sono ancora concluse poiché di impatto rilevante sul funzionamento dei diversi servizi e richiedenti un tempo di realizzazione più ampio rispetto al preventivato. Alcune inoltre sono state ritenute forse troppo ‘ambiziose’ rispetto agli obiettivi e alla tipologia soggetti interistituzionali previsti e poi coinvolti nella fase di progettazione, quindi di difficile realizzazione come nei fatti poi si è verificato nella fase attuativa. Riportiamo di seguito in modo esemplificativo alcune osservazioni:

Progetti di attivazione di Comunità promozione e formazione del volontariato
Emerge dalla difficoltà ad individuare un soggetto idoneo a compilare una scheda di rendicontazione una difficoltà a far convergere in un unico soggetto il riferimento dei progetti di volontariato avviati nel nostro territorio. Si deduce che l’obiettivo, almeno per quanto riguarda il Piano di Zona, era troppo ambizioso.
Piano Integrato Locale salute
Emerge dalla difficoltà a compilare una scheda di rendicontazione una difficoltà a far comunicare realtà molto strutturate e istituzionalizzate. Si deduce che l’obiettivo, almeno per quanto riguarda il Piano di Zona, era molto ambizioso.

Alcune macroazioni inoltre hanno visto l’avvio autonomo di singole progettualità da parte di enti/istituzioni che non sono state coordinate in fase progettuale. I tentativi di coordinamento delle stesse, la condivisione di obiettivi comuni e la definizione di progettualità allargate sono stati quindi l’esito del lavoro realizzato nell’ultimo triennio:

Costruzione di un tessuto sociale per azioni di prossimità
In modo particolare le assistenti sociali del Comune di Crema hanno evidenziato come la riorganizzazione per zone della città abbia spostato il focus di lavoro sociale dall’area tematica al lavoro di comunità.
Esito di questa azione è stata anche la stesura del progetto Wel (fare) Legami.

Conciliazione tempi di vita e di tempi di lavoro
Emerge un livello istituzionale e di sistema per il quale è molto il lavoro da fare soprattutto  per integrare progetti attivati dai singoli enti  (ASL, Provincia, tre distretti). L’integrazione avviata è su singole azioni. Un secondo livello è quello dell’ambiente lavoro che deve strutturare azioni mirate ai bisogni dei singoli lavoratori.

Il gruppo infine si è concentrato in modo specifico su alcune azioni legate a progettualità che sono state strutturate come la naturale prosecuzione di gruppi di lavoro già avviati nel III PDZ:
·        Scelta sfida educativaUNO CON, UNA MANO TIRA L’ALTRA, SCOPRI I TUOI TALENTI, CARI EURO
·        Vulnerabilità:            CASA VUOI?        DINAMICA LAVORO

QUALI SONO STATI I SOGGETTI COINVOLTI
Ogni azione ha coinvolto diversi attori sia del pubblico che del privato sociale sia tecnico che politici.  Significativo sottolineare che le diverse azioni hanno coinvolto anche diverse professionalità e soprattutto diversi servizi territoriali – azioni di sistema del distretto e della Provincia di Cremona.

IL BUDGET
Dalle schede di presentazione delle azioni avviate da Scelta educativa e Vulnerabilità e anche dal confronto nel gruppo emerge che per l’avvio dei progetti era previsto un budget, anche limitato, individuato già nel PDZ (da un min. 6.000,00 a un max di 36.000,00 euro). Il budget economico, a volte derivato ancora dal precedente PDZ, ha avuto vari effetti moltiplicatori (progetti provinciali, bandi Cisvol e Cariplo, ecc). Sono state attivate inoltre integrazioni con iniziative già previste dai singoli enti/soggetti coinvolti. Infine ogni ente ha reso disponibile il proprio personale professionale e volontario con tutto il proprio bagaglio di conoscenze e competenze.

COSA EMERGE DAL FOCUS
Il gruppo è stato sollecitato ad individuare parole chiave sul lavoro di comunità più che sulle singole azioni, mettendo in evidenza punti di forza e di criticità e linee di sviluppo.
Pur individuando parole chiave, il gruppo ha preferito però esprimere il proprio pensiero attraverso esemplificazioni.

PUNTI FORZA:
  • E' positivo verificare che quando le PERSONE vengono chiamate in causa e viene chiesto loro una disponibilità a mettersi in gioco RISPONDONO
  • E’ più facile trovare un raccordo e un’adesione tra soggetti diversi quando OBIETTIVO COMUNE
  • Nel lavoro di comunità al centro deve esserci la persona e non il servizio: la relazione si crea se si parte dalla PERSONA AL CENTRO
  • Nelle azioni di sfida educativa il valore è consistito nel riuscire a lavorare sulla NORMALITA’ e sul POTENZIALE
  • Valore aggiunto è la MOLTIPLICAZIONE DELLE RISORSE come ricchezza di competenze e di collaborazioni
  • MEDIAZIONE  come ricerca di un PUNTO IN COMUNE partendo da punti di vista DIVERSI e non come COMPROMESSO
  • CONSAPEVOLEZZA
  • Su alcune tematiche E’ NATA L’ABITUDINE A LAVORARE INSIEME

PUNTI CRITICITA’
  • Esiste ancora una forte CENTRATURA SUL SINGOLO intesa come abitudine a lavorare da soli, ma anche nel rapporto uno a uno (operatore- cittadino)
  • Manca la capacità a fare pensieri di sistema
  • Il lavoro di comunità non ancora visto come una modalità di lavoro, come opportunità, ma come un qualcosa in più che si aggiunge alle tante cose da fare
  • Rispetto alla CULTURA del lavoro di comunità c’è ancora molto da costruire
  • Esiste FRAMMENTAZIONE tra servizi, risorse, opportunità
  • Manca una conoscenza delle opportunità e dei progetti prodotti dal territorio (anche in termini di dati) la cui conoscenza è limitata a chi vi partecipa e/o intercetta per necessità.
  • RICONOSCIAMO poco il valore di quello che facciamo in termini di lavoro di comunità
  • È ancora poco presente la parte politica: il lavoro di comunità è principalmente degli operatori professionali  e non 
  • Rimangono ancora evidente DISTANZE da colmare tra soggetti istituzionali e il privato con una DIFESA DEL PROPRIO SPAZIO rispetto all’interesse comune
  • Nel lavoro di Comunità sono ancora presenti “TANTI SPETTATORI E POCHI ATTORI”
  • L’adesione al lavoro di Comunità è ancora molto legato alla sensibilità del singolo e non dell’ente che rappresenta (es: la scuola)
  • Carente il pensiero sull’integrazione socio-sanitaria
  • Poca propensione a coinvolgere e ASCOLTARE: ci sono ancora soggetti che si sentono non ascoltati.


LINEE DI SVILUPPO
  •  Sviluppare la capacità di andare oltre alle problematiche sociali
  • Acquisire competenze per saper sostare nella comunità
  • Individuare modalità che facilitino l’ingaggio delle persone e la corresponsabilità rispetto alle problematiche; perché ognuno diventi parte attiva per il bene comune.
  • Creare un coordinamento strategico tra i vari attori, le progettualità, le risorse per avere una visione di sistema
  • arrivare ad una maggiore conoscenza del contesto, degli attori delle problematiche sempre più approfondita
  • lavorare sulla prevenzione e promozione con un’attenzione ai temi della vicinanza e della prossimità mantenendo sempre la comunità al centro

COME PROSEGUIRE…
Le osservazioni emerse nel gruppo in merito ai punti di forza e di criticità in merito alle esperienze di lavoro di comunità avviato in questo triennio, sono state molto significative. Stimolanti inoltre riteniamo siano stati anche le indicazioni in merito alle linee di sviluppo. Abbiamo condiviso come il tempo per il confronto e l’approfondimento sia stato però limitato, dato anche il numero dei partecipanti e l’interesse dimostrato. Pertanto si è concordato di proporre un ulteriore occasione di FOCUS GROUP in sottogruppi, offrendo un tempo maggiore al confronto.


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