mercoledì 4 gennaio 2012

17 GENNAIO 2012 ... PROGETTI A CONFRONTO: SENTINELLE DI STRADA

In preparazione all'incontro del 17 Gennaio, riportiamo l'incipit della relazione dal titolo SENTINELLE DI STRADA dal Terzo Piano di Zona verso il quarto ... il racconto di un progetto
Il progetto denominato “Sentinelle Di Strada” ha origine nel lavoro che il Gruppo di Progetto “Dalla Vulnerabilità alla Autonomia” ha avviato nel Gennaio 2009 con il mandato ricevuto in avvio del Terzo Piano di Zona Cremasco (2009-2011), nella fattispecie con l’obiettivo di confrontarsi e indagare i fenomeni relativi alla vulnerabilità nelle dimensioni dei problemi casa, lavoro, marginalità estrema, disagio psichico. 
Tale processo ha coinvolto in una prima fase un numero ristretto di operatori del pubblico e privato sociale che in un tempo altrettanto ristretto hanno cercato, a seguito di una analisi e condivisione di dati quantitativi e qualitativi a disposizione, di delineare alcune prospettive di lavoro sui vari temi mantenendo il “collante” fondamentale rappresentato dalle tesi di fondo e dagli assi strategici del Terzo Piano: la dimensione comunitaria e promozionale degli interventi, la connotazione educativa a tutti i livelli, la necessità di ricomporre la frammentarietà e costruire percorsi fortemente integrati. 
Al termine di questa fase si è avvertita la necessità di diffondere e condividere quanto emerso e soprattutto di allargare la partecipazione ai tavoli ad un numero sempre maggiore di attori che per competenze e rappresentatività potevano dar luogo a nuovi sviluppi ed essere essi stessi portatori di innovazione e/o rafforzamento del sistema. Proprio il numero di operatori coinvolti e la necessità di entrare in una fase sempre più specifica e concreta ha condotto il macrogruppo a proseguire il lavoro attraverso una più netta demarcazione delle quattro linee progettuali sopra riportate, seppur tenute insieme da indispensabili momenti di raccordo e dalle fondamenta comuni dell’impianto teorico.
Da qui la nascita di un gruppo di progetto (composito e aperto a nuovi ingressi) formato da operatori di pubblico e privato sociale che per competenze e ruolo nella propria organizzazione potessero sviluppare interventi a contrasto dell’emarginazione sociale a partire da quanto prodotto nella prima parte del lavoro: la tesi di partenza formulata dal macrogruppo infatti faceva riferimento all’ipotesi secondo la quale la vulnerabilità sociale di molte persone è strettamente connessa alla condizione di solitudine, isolamento e abbandono in cui le stesse versano. Questa condizione coinvolge uomini e donne usciti da percorsi di accoglienza, anche portati a termine in modo positivo, uomini e donne che vivono fenomeni quali violenza,sfruttamento, prostituzione e tratta; donne maltrattate tra le mura di casa senza rete di supporto; nuclei familiari multiproblematici che non trovano una chiara presa in carico.
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