mercoledì 8 giugno 2011

COSTRUZIONE PARTECIPATA DELLA CARTA D'AMBITO DISTRETTUALE

 Svolgendo il mandato ricevuto dalla Commissione Operativa e dell’Assemblea del Tavolo Locale del Terzo Settore, il gruppo di lavoro costituitosi nel mese di maggio ’11  ha già avviato i lavori per un percorso con altri soggetti del Territorio per la costruzione partecipata della Carta d’Ambito distrettuale. Anche questo percorso è un momento importante e significativo dello sforzo in atto sul Territorio  per trovare convergenze e sinergie in risposta ai bisogni delle persone.
Il gruppo di lavoro che si è costituito, guidato dalla dott.sa Daniela Gatti, consulente di Pares - Milano,  è così composto:

Adenti Giacomina
Comune di Crema
Barra Giovanna
Ass. Diversabilità
Botti Maddalena
Ass. Donne contro la violenza
Crotti  Elena
Cisvol
Ferrari Susanna
Comune di Crema
Guerini Sara
Comune di Crema
Ricci Luciano
Coop.Soc. L’alternativa
Stanga Verusca
Coop.Soc. Iride
Stanghellini Angelo
Comune di Crema
Vailati Marialuisa
Asl
Venturelli M.Pia
Comunità Sociale Cremasca



Azienda Ospedaliera

Assistente Sociale


Gatti Daniela
Pares - Milano
  
In allegato, il verbale dell’ultimo incontro ( 21/04/2011 ), comprensivo dell’Assemblea del Tavolo Locale del Terzo Settore Cremasco, forse poco partecipata.
  
TAVOLO LOCALE TERZO SETTORE - Commissione Operativa                  Verbale  del 21/04/11

Presenze:  Adenti, Barra, Bergamaschi, Ghilardi, Leoni, Regazzi, Ricci, Sarzi,      Scandelli, Stanghellini, Tovena

Ordine del giorno:  A.   Riflessione sulla bozza “ Piano Operativo 2011”;
                                  B.   Definizione del percorso partecipato della costruzione       Carta d’Ambito.

A.  Stanghellini informa i presenti circa l’iter seguito di condivisione del testo” Piano Operativo 2011”. Nei mesi di febbraio, marzo ed aprile si sono succeduti momenti di condivisione, modifiche, aggiustamenti tra ambiti di competenze diverse: politico, CdA della Comunità Sociale, UdP, sub ambiti, Enti del Terzo Settore.
Il testo definitivo verrà approvato definitivamente nell’Assemblea dei Sindaci prevista per giovedì 28 aprile. In merito alle sottolineature fatte si è confermata la consapevolezza della forte riduzione dei finanziamenti con ricadute progettuali significative e quindi anche preoccupanti in molti settori sociali. Ci sono segni diffusi nel Territorio che denunciano grosse difficoltà nel continuare il proprio impegno sia professionale che di volontariato in risposta ai bisogni emergenti. In particolare si evidenzia la difficoltà a rispondere alle nuove domande di bisogni delle fasce più deboli, permanendo il contesto locale e nazionale nella linea dei tagli finanziari. In questa reale situazione la prospettiva a breve-medio termine deve attivare risorse oltre che strumentali/economiche, anche di beni relazionali, di convergenze costruite, di valorizzazione dell’esistente come buone prassi, di reciproco investimento tra reti sociali e pubbliche istituzioni, di attivazione e cura delle reti sociali, di potenziamento e sostegno alle realtà più piccole. Insomma in questo momento il rischio più grave del lavoro sociale è di lasciarsi paralizzare dalle paura, all’interno di una sorta di “forma depressiva” che può portare all’indebolimento delle forze in campo e mina lo sforzo di costruzione della coesione sociale.
La Commissione è consapevole delle fatiche che anche il Terzo Settore sta investendo ma c’è altrettanta consapevolezza che è vitale in questo momento, che la crisi di risorse economiche non diventi anche la crisi di pensiero e di progettualità; è necessario un surplus d’impegno, da parte di tutti, capace di non farsi bloccare ma che apra nuove prospettive di investimento progettuale innovativo.
L’appello alla dimensione politica nazionale e locale è scontato ma fondamentale.

B.  Il percorso partecipato prevede la realizzazione della Carta d’Ambito come già comunicato nell’incontro precedente.
All’Ufficio di Piano spetta la titolarità del documento che avrà come parte operativa un gruppo di lavoro ristretto, composto da alcuni soggetti con compiti connessi agli obiettivi prefissati: una figura di Comunità Sociale Cremasca, un’ Assistente Sociale, un rappresentante dell’ASL, 2/3 degli enti del Terzo Settore, un collaboratore del CISVOL e due operatori del Comune di Crema che svolgono anche l’attività di scrittura in back office ( redazione o revisione del documento).
Il percorso si svolgerà tra maggio e novembre 2011, con l’obiettivo intermedio di chiudere una prima bozza entro settembre.
Si conferma la consapevolezza che lo strumento da costruire è un’occasione importante per affrontare il prossimo futuro con investimento rinnovato sulle risorse locali, anche piccole, sparse sul Territorio Cremasco.

Un’ ultima annotazione riguarda la raccolta delle riflessioni che emergono nella Commissione, attraverso la stesura dei verbali.
Si condivide di focalizzare le idee principali che trovano condivisione tra i partecipanti, senza dimenticare le sottolineature di criticità o disaccordo, attraverso un metodo che privilegia la sintesi alla verbalizzazione particolareggiata degli interventi. Si pensa così di trovare un giusto equilibrio tra chiarezza espositiva e gli interventi prodotti, tra le idee maggiormente condivise e le singole posizioni anche sul versante critico. Vale comunque la regola  di poter sempre modificare il verbale con suggerimenti ed apporti singoli.


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Al termine della Commissione Operativa si è svolta l’Assemblea del Tavolo Locale del Terzo Settore, alla presenza di 23 rappresentanti degli enti del Tavolo.
I contenuti e le sottolineature espresse nell’Assemblea rispecchiano perfettamente quanto emerso in precedenza in Commissione Operativa.
In particolare la riflessione si è focalizzata sulla visione globale del sistema Welfare nazionale e cremasco.
Accanto ad una visione critica sugli investimenti e le modalità con le quali l’istituzione pubblica attua i suoi obiettivi, si è nel contempo evidenziata una possibilità di capacità di reazione del mondo politico e soprattutto del mondo civile.
Non un’accettazione rassegnata ma un contrasto alla situazione attuale fatto di condivisione stretta tra le forze che già collaborano tra loro e con l’istituzione pubblica, con l’obiettivo di rispondere con volontà comune alle carenze evidenziate di risorse economiche contrapponendo sinergie e valorizzazione di interventi a favore della centralità della persona.
E’ condivisa la necessità di ridelineare i risvolti organizzativi e le ricadute nei termini di relazione / collaborazione tra i Comuni, le Istituzioni e i soggetti del mondo civile (come da più parti chiamati gli enti del Terzo Settore).








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