Continuazione
dei lavori per il nuovo PdZ: organizzazione incontro 7 marzo
Vengono confermate le date precedentemente
ipotizzate.
Si condividono i contenuti dell’incontro avuto
con i valutatori esterni, la cui relazione di valutazione triennale verrà
condivisa a breve con i componenti l’UdP.
Per l’incontro valutativo del 02 marzo si
condivide la necessità di mantenere l’attenzione dell’incontro sul
coinvolgimento di tutti i partecipanti, in quanto la numerosità degli invitati
potrebbe essere d’ostacolo al lavoro di gruppo previsto. Si condivide la
necessità di accompagnare maggiormente la preparazione di tale incontro; l’UdP
decide di riunirsi in via straordinaria mercoledì 28/02 alle ore 9 (con quanti
saranno disponibili).
Si propone che l’incontro del 07 marzo sia
organizzato presso il teatro di Romanengo.
Si ribadiscono gli obiettivi dell’incontro, in
funzione della definizione dell’ipotesi di programma dell’evento, ovvero:
-
Riportare in sede più aperta gli esiti valutativi
emergenti dall’incontro del 02 marzo
-
Presentare percorso per la costruzione del piano di
zona.
-
Focalizzarne i luoghi di lavoro (coordinamento policy
maker e gruppi tematici) e i macro temi di approfondimento (oggetti di lavoro)
In merito ai temi che saranno oggetto dei gruppi di
lavoro tematici, si sottolinea l’importanza di rilanciare le questioni aperte
durante il precedente PdZ, secondo una dimensione non teorica ma fortemente attuativa
(vd format progetto delle linee guida). Per questo l’udp concorda di dover
avanzare al proprio interno per identificare non solo gli ipotetici titoli dei
gruppi, ma una maggiore definizione dei temi in termini di prodotto atteso. Vengono
richiamati i temi già precedentemente ipotizzati:
-
Disabilità
-
Residenzialità / domiciliarità
-
Welfare comunitario
-
Estensione/revisione dei servizi gestiti a livello sovracomunale
(“mozione Ginelli”)
L’udp intende affidare il coordinamento dei
gruppi tematici ad una coppia di persone di provenienza mista (pubblico /
privato).
Le parole chiavi che uniscono tali macro temi
sono: connessioni; integrazioni; costruzione di legami forti, anche formalizzati
ed istituzionali, focalizzati all’operatività.
Si sottolinea l’importanza di mantenere la
focalizzazione del nuovo piano di zona non tanto e non solo sulle progettualità
tematiche, ma in primis sulla programmazione del cosiddetto “ordinario”.
Ipotesi programma:
-
Interventi introduttivi –referente politico e direzione
socio-sanitaria di ATS Valpadana
-
Sintesi dell’esito della valutazione del PdZ 2015/2017 e Prospettive per un piano di valutazione del
nuovo PdZ – Ennio Ripamonti
-
Excursus storico sul percorso dei precedenti PdZ, dal
2000 ad oggi – presentazione multimediale
-
Presentazione percorso cremasco per la stesura
partecipata del PdZ – Francesco Iacchetti
-
Presentazione gruppi di lavoro tematici – componente UdP
Aggiornamento
bando Dopo di Noi
Aggiornamento in merito all’incontro indetto da
Regione lunedì 19 febbraio:
-
Regione interpreta il “venir meno del sostegno
familiare” previsto dalla l.112 come una situazione in cui nel breve termine il
genitore non possa garantire l’accudimento del diretto interessato. A tal
proposito l’UdP non condivide l’ipotesi di restrizione rigida dell’accesso alla
misura alle persone con disabilità che, pur avendo genitori non anziani e
ancora in salute, nutrano il desiderio di rendersi indipendenti dalla propria
famiglia, e ne abbiano le possibilità.
-
È stata ribadita la suddivisione delle diverse azioni
previste, per cui i percorsi di accompagnamento all’autonomia sono rivolti esclusivamente
a potenziali beneficiari che stanno vivendo con i propri familiari, mentre i
percorsi rivolti al supporto alla residenzialità sono rivolti ai potenziali
beneficiari che decidono di convivere con altre persone con disabilità
esternamente al proprio nucleo familiare di origine.
Varie
ed eventuali
Fondi
regionali ReI
Dalla lettura della newsletter
dell’assemblea dei sindaci di Bergamo, sembrerebbe che Regione Lombardia
metterà a disposizione nei prossimi anni un fondo per il potenziamento degli assistenti
sociali all’interno del proprio piano di contrasto alla povertà (38mln nel 2018,
45mln nel 2019, 61mln nel 2020).
È da approfondire,
eventualmente con ANCI, se trattasi di risorse aggiuntive al PON già approvato.
Di fatto entro marzo Regione ha dichiarato di intendere approvare il proprio piano
regionale povertà.
CSC –
sospensione attivazione tirocini
Viene data comunicazione in
merito a quanto già comunicato ai Comuni, in conseguenza dell’innalzamento delle
aliquote stabilite da INAIL per i tirocini, relativamente al cambio di modalità
di calcolo (per mansioni), da novembre 2017. Questo ha comportato un considerevole
aumento dell’importo relativo ad alcune tipologie di tirocini, tra cui quelli
relativi agli orti sociali. L’assunzione di tale costo da parte di CSC non è
attualmente possibile. CSC ha pertanto dichiarato la sospensione dell’attivazione
di nuovi tirocini prima dell’approvazione del nuovo piano operativo.
Dal territorio viene avanzata
una richiesta di maggiore condivisione di tali problematiche prima della
comunicazione delle decisioni prese, nei tavoli tecnici (es. tavolo 10b) ed in
particolare con il livello operativo (gruppo delle coordinatrici di sub-ambito).
Viene sottolineata l’importanza di rafforzare gli spazi di condivisione per la
gestione dei problemi.
Rilevazione
attività estive 2018
Viene richiesta da parte delle
coordinatrici una maggiore condivisione da parte di CSC anche delle questioni
più operative, ovvero delle modalità di approcciare le necessità gestionali d’Ambito,
in funzione delle ricadute che possono avere tali richieste sui singoli servizi
sociali comunali e sui cittadini coinvolti da tali azioni (es. richiesta
inviata da CSC via PEC ai Comuni, senza previa condivisione con le
coordinatrici, per la rilevazione del potenziale bisogno di servizi estivi per
famiglie con minori disabili).
Si valuta prematuro il coinvolgimento
diretto delle famiglie in tale rilevazione, che verrebbe altrimenti percepita
già come una pre-richiesta su progetti attivabili. Si ipotizza un cambio nella modalità
e nei tempi rilevazione, rimandando l’aggancio con le famiglie ad una fase successiva
in cui sarà possibile avanzare una proposta concreta definitiva alle famiglie
stesse.
Bando
famiglie
Il Consultorio diocesano, per
il tramite del referente di Caritas, presenta all’ufficio di piano un’idea
progettuale in fase di costruzione sull’avviso pubblico per il finanziamento di
progetti afferenti le politiche per la famiglia del dipartimento per le
politiche della famiglia (max 250.000 €). Ad oggi il consultorio diocesano, che
intende candidarsi come capofila, ha coinvolto come ipotetici partner Caritas, Cosper
e CSC. Chi fosse interessato può ancora aderire rivolgendosi al consultorio
stesso.
Il progetto intende candidare azioni
di sviluppo della linea C. “Sostegno
alle famiglie in condizione di fragilità”, per sostenere alcune prospettive
di maggiore sostenibilità su progettualità in chiusura, che hanno raccolto molta
adesione da parte dei territori (es. Fare Legami, GAP, Alimentiamo la speranza,
CLAC).
Si rileva come in tale
prospettiva sarà necessario trovare strategie di integrazione con la programmazione
sociale in partenza, evitando sovrapposizioni, nonostante la non piena compatibilità
dei tempi di progettazione di questi due percorsi.
CSI
ASST Crema condivide un riscontro
particolarmente positivo ricevuto in un recente incontro con Regione Lombardia (21/02)
sulla cartella sociale informatizzata. Il nostro territorio è stato infatti l’unico
in tutta la regione ad aver raggiunto il terzo grado di riconoscimento nel sistema
premiale inerente tale azione.
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