Il prossimo incontro dell'ufficio di piano sarà mercoledì 31 maggio, dalle ore 9 alle ore 11, in via Manini.
FNA estate
Vengono
condivisi i risultati del confronto con gli enti gestori (ricevute molte
proposte indipendenti) ed un gruppo di famiglie (richiesta di avere uno
scenario coordinato di proposte estive) con l’obiettivo di coordinare
l’offerta.
Il confronto
ha portato ad una proposta in grado di coprire nove settimane con proposte
specifiche per minori con disabilità gravi, come da prospetto inviato (i
disabili medio/lievi saranno inseriti in altre proposte territoriali). È stato
inoltre definito uno standard di servizio (rapporto 1:2 o 1:3), e quindi un
costo che fosse sostenibile per le famiglie. È stato dichiarato l’impegno
politico distrettuale per la finalizzazione di altre risorse in caso di minori
esclusi dall’FNA.
Può pertanto
prendere avvio la costruzione di progetti, che può prevedere la finalizzazione
dell’FNA per l’abbattimento dei costi di frequenza e può prevedere un arco
temporale differente dalle nove settimane identificate. Si invitano le
assistenti sociali di tutto il territorio a raccogliere tutte le istanze per
avere una mappatura completa delle richieste, in modo che possano essere
successivamente tenute in considerazione in caso di esclusione (ovvero si
invita a non fare filtro in fase di elaborazione dei progetti a livello
comunale).
Si rileva la
necessità di estendere i termini per la presentazione dei progetti, considerato
che le proposte da inserire nei progetti non erano ancora disponibili. Si
estende il termine al 25.05 (come formalizzato da comunicazione inviata da
Comunità Sociale Cremasca in data 11.05.17).
Si sottolinea
l’importanza di tenere in considerazione questo aspetto (armonizzazione delle
proposte FNA estive) nel nuovo piano di zona, per dare maggiore struttura a
queste proposte.
Dal confronto
con le famiglie è stato rilevato una non sempre adeguata e puntuale
informazione da parte delle famiglie rispetto al tema FNA.
Conciliazione
Si conferma la
presentazione di tutte le ipotesi progettuali condivise precedentemente (2
progetti FSE – famiglie con minori e disabilità; 3 progetti sul bando ATS –
salva tempo, imprese, RSA).
PON
Tutti i
territori hanno presentato proposte che in prima analisi vengono valutate in
linea con le linee guida (tematizzazione su ciascun territorio della funzione
di accoglienza in prospettiva sovra comunale).
Se tutti i
progetti vengono valutati coerenti, ciascuno ha tuttavia un livello diverso di
coerenza. Alcuni territori infatti sono stati in grado di elaborare proposte più
avanzate superando di fatto il livello di accoglienza comunale, mentre su altri
territori viene mantenuto un presidio dell’accoglienza ancora a livello
comunale (step iniziale di orientamento verso il livello sovracomunale) in
parallelo all’avvio di azioni a livello sovracomunale.
L’ufficio di piano condivide un indirizzo generale per la commissione
di valutazione dei progetti: avallare tutte le proposte del primo anno (riconoscendo
lo sforzo di tutti i territori di introdurre modalità fortemente innovative e
frutto di un complesso lavoro di mediazione sia a livello sovra comunale che
interno a ciascun Comune), dando tempo ai territori per sperimentare le
proposte stesse, avviare processi e rilanciare attività maggiormente mirate a
livello sovracomunale nei prossimi anni. Sarà possibile pertanto dare
approvazione triennale ai progetti già pienamente coerenti (con conseguente
garanzia di risorse su tale arco temporale), e dare invece un’approvazione
annuale a quei progetti che richiedono ulteriori gradi di definizione del
progetto a partire fin dal secondo anno, richiedendo un ulteriore step di
progettazione sul secondo anno. Si prevede di proporre una modalità premiante (già
prevista nelle linee guida nei criteri di punteggio) per un deciso riconoscimento
ufficiale dei progetti maggiormente aderente, e che prevedono un cambiamento
anche organizzativo dei servizi (previa verifica della realizzazione/attuazione
durante la prima annualità).
Riflettendo
sul processo che ha portato all’elaborazione dei progetti, si rileva una generale
problematicità della parte politica a mantenere fede alle linee guida approvate
dall’assemblea dei sindaci stessa. Questo presuppone la necessità di presidiare
il successo riscontrato nell’aver ottenuto proposte che coinvolgano tutti i
comuni del Distretto.
Viene nuovamente
richiamata l’importanza che l’esito della valutazione venga condivisa e
trattata in comitato ristretto, affinché questo livello possa sostenere il processo
di attuazione nei propri territori, nonché l’essenzialità di un forte accompagnamento
in fase di attuazione, territorio per territorio e su tematiche specifiche, che
verrà definito successivamente dall’ufficio di piano.
Si sollecita
il comitato di valutazione a chiudere la valutazione entro i primi di giugno, in
quanto tutti i progetti prevedono di potersi attivare dal 1 settembre. Per il
terzo settore, viene proposto che faccia parte della commissione Claudio
Dagheti.
Piano di lavoro per tematiche aperte
Vengono
evidenziate diverse tematiche aperte, su cui è necessario strutturare un piano
di lavoro esterno agli incontri dell’ufficio di piano, vista la complessità
delle tematiche, le scadenze richieste e le diverse parti (stakeholders)
coinvolte. Tale piano di lavoro sarà specifico oggetto del prossimo ufficio di
piano.
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Dopo di
noi
Riferimenti
normativi: legge 112/2016; decreto 23.11.2016. In attesa della delibera
regionale con la definizione del piano regionale di attuazione.
Il coordinatore
del nostro ufficio di piano parteciperà ad un tavolo di lavoro promosso da ANCI
coinvolgendo tutti gli uffici di piano regionali.
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Servizi
abitativi
Riferimenti
normativi: legge regionale 16/2016, dgr 6465 del 10.04.17.
Entro il 30
settembre a livello di ambito è richiesta l’attivazione di almeno una delle 5 azioni
previste dalla DGR. E’ riservata una quota minima (circa 13mila euro, pari al
10% delle risorse disponibili) per la gestione della misura. L’ufficio di piano
esprime la necessità di acquisire risorse e competenze in questo campo
specifico.
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Tutela
minori
Il lavoro dell’obiettivo
10a è fermo, in attesa dei confronti a livello politico, come previsto a piano
operativo. La riflessione aperta su questo tema si sviluppa sia sul piano dei
contenuti, sia sulla revisione dell’assetto solidaristico.
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Isee
Risulta
urgente definire una risposta alla sollecitazione portata da un cittadino dell’ambito
di Sergnano in merito alla retroattività del regolamento ISEE, come discusso
precedentemente in questa sede.
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Nuovo
piano di zona
L’ufficio di
piano viene aggiornato in merito agli incontri che hanno coinvolto i policy
maker del nostro territorio all’interno delle azioni promosse dal progetto Fare
Legami. Si condivide la possibilità di coinvolgere questo stesso gruppo all’interno
dei lavori che si struttureranno per la scrittura del piano di zona.
Si prevede la
possibilità di riconvocare il gruppo dei policy maker per un primo appuntamento
allargato prima della pausa estiva.
A partire dal mese
di settembre verrà strutturato il lavoro condiviso per la definizione delle
linee di indirizzo / ipotesi / orientamenti del nuovo piano di zona, anche
grazie alla programmazione dei tre momenti valutativi (focus group) del piano
di zona in corso, che verranno organizzati grazie alla partecipazione del
comitato di valutatori del piano di zona.
Si prevede
inoltre che gli orientamenti risultanti dal progetto Fare Legami potranno
essere considerati possibili orientamenti da includere nel piano di zona.
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SIA
Viene condiviso
il lavoro fin qui condotto dal gruppo di lavoro territoriale, e ribadita la
necessità di individuare quanto prima una figura di riferimento a livello
distrettuale sia sul piano operativo per il supporto delle assistenti sociali
territoriali nell’implementazione dei singoli progetti, che di supporto al
tavolo distrettuale per il monitoraggio della misura a livello distrettuale.
Comunità Sociale Cremasca sta provvedendo all’individuazione di tale figura.
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