Il prossimo incontro dell’ufficio di piano sarà
mercoledì 15 marzo alle ore 9 in via Manini.
Istituzione
sportello assistenti familiari
L’Ambito ha il vincolo di comunicare a Regione
Lombardia l’atto costitutivo dello sportello assistenti familiari entro il 20
marzo 2017. In questa prospettiva si discute di una proposta di accordo
operativo tecnico tra i soggetti che saranno coinvolti in tale attivazione.
Tale proposta prevede l’implementazione delle azioni previste da Regione,
quali: sportello, registro, formazione, promozione, secondo le seguenti
modalità.
Le risorse a sostegno di questa azione, come
indicato nel Piano Operativo recentemente approvato, corrispondono ad una quota
in linea con gli anni precedenti (circa 10mila euro) incrementata da una quota ricollocata
su un disavanzo del FNA scorso (circa 11mila euro).
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Sportello
Si prevede di realizzare tale
azione in continuità con quanto realizzato negli ultimi sei anni da ACLI su
mandato dell’Ambito, riconoscendo ad ACLI competenze ed esperienza, mantenendo,
valorizzando e consolidando il servizio finora offerto. Si vorrebbe altresì
valorizzare la presenza di ACLI già diffusa sul territorio (Rivolta d’Adda,
Soncino, Castelleone – in parte con operatori di ACLI Cremona) per una maggiore
copertura dei servizi a livello distrettuale. Si richiede ad ACLI una maggiore evidenzia
dei servizi già garantiti nelle sedi distrettuali.
Anche in considerazione della forte
assunzione di responsabilità e regia da parte dell’Ambito richiesta da Regione,
si prevede per lo sportello attivo sul Comune di Crema la possibilità di
dislocare la presenza dell’operatore ACLI presso il PUA dei Servizi Sociali. In
prospettiva anche nei sub ambiti tale sportello potrà essere inserito all’interno
alla rete dei punti di accoglienza che saranno individuati nei progetti di sub
ambito finanziati dal PON. Si prevede anche che lo sportello possa avere
maggiori interconnessioni con tutti gli enti gestori di servizi residenziali e
domiciliari (accreditati).
Si discute del tipo di
attività richieste allo sportello. Valutate le indicazioni di Regione
Lombardia, e considerate le risorse a disposizione, si concorda per strutturare
lo sportello sulle attività di informazione e orientamento (punto di accoglienza
e ascolto delle famiglie), relegando il lavoro di consulenza contrattuale ed intermediazione
(es. selezione delle assistenti, finanche alla presentazione della stessa alla
famiglia) agli altri servizi presenti sul territorio.
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Registro
Si conviene sull’importanza
strategica di questa azione, e sulla necessità che vi sia un investimento specifico
di risorse affinché lo stesso sia più funzionalmente a disposizione del
territorio rispetto alle esperienze precedenti. L’implementazione dello stesso
prevede anche la verifica dei requisiti di accesso previsti da Regione.
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Formazione
Dovranno essere favorite
occasioni formative in linea con i criteri previsti da Regione. È stata raccolta
la disponibilità di massima della Provincia, in qualità di realtà pubblica
territoriale preposta a tale tipo di azione. A questo proposito ACLI riporta l’esperienza
di alcune agenzie che permettono alle assistenti familiari la frequenza di
corsi a distanza, approfittando dei tempi di inattività peculiari del tipo di servizio
svolto. Viene inoltre riportata la necessità di valorizzare l’offerta formativa
già presente sul territorio (es. nel 2016 è stato organizzato un corso completamente
gratuito a Soncino, ma che ha raccolto poche iscrizioni).
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Promozione
Si prevede la possibilità di
dare maggiore visibilità del servizio e del registro anche attraverso la
piattaforma “per il tuo tempo”, già attiva sul tema della conciliazione.
Revisione
sistema di accesso RSA
Breve sintesi degli sviluppi degli ultimi mesi
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La proposta elaborata dal tavolo tecnico è stata
valutata dagli enti gestori, che hanno inviato una lettera evidenziando alcuni
punti da approfondire.
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Questo di fatto ha portato alla cancellazione
dell'incontro previsto per il 21 dicembre alla presenza delle direzioni dei
servizi coinvolti (tavolo politico).
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Nella Assemblea dei Sindaci dello scorso 20 febbraio è
stato discusso questo tema, e approvata una lettera di risposta agli enti
gestori (il documento verrà inviato per vie formali) nella quale viene ribadita
la necessità di lavorare per chiudere tale accordo entro il primo semestre del
2017.
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L'ufficio di piano in data 01.03 ha ritenuto opportuno
che il tavolo tecnico si riunisca (mercoledì 15.03 alle ore 11.15 in via
Manini) per provare a rivedere il documento di sintesi e rispondere, laddove
possibile, alle sollecitazioni degli enti gestori, in modo da portare al tavolo
politico una proposta migliorata.
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Si prevede che il tavolo politico si possa riunire
entro la fine del mese di marzo.
Aggiornamento
avvio procedura SIA
È stato organizzato un primo incontro
distrettuale per la definizione delle procedure per la progettazione
individuale prevista da questa misura (che avrà valore di condizionalità
stringente rispetto all’erogazione del contributo bimestrale della carta SIA),
a partire dal vademecum predisposto dall’Ambito Cremonese.
Sono stati presi contatti con la Provincia di
Cremona, con la quale verrà stipulato un protocollo d’intesa per la
partecipazione del Centro per l’Impiego di Crema alle equipe multidisciplinari
integrate previste dalle linee guida ministeriali. Un referente della Provincia
di Cremona sarà presente fin dal prossimo incontro del tavolo distrettuale.
È in discussione la definizione di un gruppo
territoriale distrettuale, le sue funzioni e l’interazione con le equipe
multidisciplinari che seguiranno i singoli nuclei familiari beneficiari di tale
misura.
Incidenza
popolazione straniera su servizi sociali
La raccolta dati del gruppo referente per l’osservatorio
permanente ha rilevato come buona parte delle cartelle registrate nella CSI
(circa il 30%, corrispondenti a circa 4.000 cartelle) non riportano la
specifica della cittadinanza. Tale aspetto è già stato inserito come
obbligatorio per le cartelle di nuova apertura. Visto l’alto numero di cartelle
coinvolte, si chiederà agli assistenti sociali di correggere le cartelle quando
si ha occasione di utilizzarle, ma senza richiederne obbligatoriamente il loro
aggiornamento d’ufficio.
Verrà richiesto ai singoli comuni di fornire i
dati relativi all’utilizzo dei servizi abitativi, ai dettagli anagrafici (per
permettere accorpamenti statistici maggiormente significativi di quanto
disponibile tramite i dati ISTAT pubblici) e i dati relativi alle richieste di
cittadinanza per gli stranieri residenti da più di 10 anni sul nostro
territorio.
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