Il
prossimo incontro dell'ufficio di piano sarà mercoledì 01 marzo 2017 alle ore 9
Formazione
SIA (IRS)
Si comunica la
decisione di partecipare alla formazione proposta da IRS sul tema SIA (Pratiche
di Comunità). Alla formazione potranno partecipare due persone designate
dall'ufficio di piano, non necessariamente sempre le stesse per tutto il
percorso (3 incontri, di cui il primo a marzo).
Formazione
per operatori CAS (Fond. Somaschi)
Si decide di
accettare l'opportunità formativa proposta (senza costi per gli operatori del
distretto), chiedendo che la formazione non sia esclusivamente specifica per
gli operatori dei CAS, ma che possa essere adattata nei suoi contenuti agli
operatori dei servizi sociali di enti pubblici e privati.
Si sollecita
possibilmente l'accreditamento per l'acquisizione dei crediti per gli
assistenti sociali.
Progetto
C.L.A.C.
Il testo completo del progetto è disponibile al seguente link: Progetto C.L.A.C.
Si discute della composizione dell’equipe di conduzione del progetto
(cabina di regia), con il compito di presidiare gli obiettivi del progetto e
strutturare il piano di lavoro per ciascuna delle 4 macroazioni previste (penale,
affido, prevenzione nelle scuole, disabilità). Si concorda che sia opportuno
che la stessa sia composta da enti del terzo settore e referenti dell’ufficio
di piano. CSC porta all’attenzione la normativa anti corruzione, considerato
che la totalità dei fondi transiterà dall’azienda essendo CSC capofila di
questo progetto.
Viene
sottolineata la volontà dell’ufficio di piano di coinvolgimento degli enti
partner nella cabina di regia.
CSC provvederà
ad approfondire questo punto tramite richiesta di un parere legale.
Conciliazione
Breve aggiornamento in merito al percorso proposto da ATS e alle sue
scadenze. Il percorso porterà alla stesura delle linee di indirizzo e alla
pubblicazione di un bando in favore delle Alleanze Locali (che dovrebbero
essere confermate in numero e costituzione) che indicativamente avrà scadenza a
metà maggio, scadenza che permetterà potenzialmente l'attivazione di servizi
conciliativi nel tempo estivo.
Dal sub ambito
di Castelleone viene portato l’interesse della cooperativa Barbieri verso
l’Alleanza.
Bando gioco d’azzardo
CSC condivide l'interesse avanzato dal sub ambito di Pandino per presentare
proposte su questo bando. Il Comune di Crema aveva presentato una proposta in
risposta alla prima edizione del medesimo bando, proposta che era stata
valutata positivamente sul piano dei contenuti, ma rimasta non finanziata da
Regione Lombardia; tale proposta potrebbe essere da guida per la presentazione
di una propsota similare nel distretto. CSC invierà tramite email le informazioni
sul bando, sollecitando eventuali altri interessi da parte del territorio.
Assegni familiari per persone straniere senza carta di
soggiorno
A seguito di una sollecitaszione del sub ambito di Castelleone, si discute
della possibilità di tenere una linea comune in merito a questo tipo di
richieste. Viene riportato il parere raccolto da parte dell'Azienda Sociale del
Cremonese. Si concorda per sottoporre il quesito all'avv. Gioncada per avere un
riscontro legale ufficiale da utilizzare come linea guida per tutto il
distretto.
Assistenti familiari
Si discute dell'attivazione obbligatoria di uno sportello per assistenti
familiari, richiesta da Regione Lombardia entro il 20.03, a partire
dall'esperienza sviluppata in questi anni da parte di ACLI, su mandato dell'ufficio
di piano. In particolare si riflette sull'idea di collegare tale sportello
nell'ottica di riorganizzazione dei servizi in corso a partire dal
finanziamento PON. A questo proposito i referenti del servizio sociale
territoriale caldeggiano positivamente l'eventualità di un decentramento dello
sportello nei sub ambiti, anche grazie alla presenza di ACLI in diversi comuni
del distretto. Il Comune di Crema dichiara la disponibilità ad aprire lo
sportello presso i servizi sociali, in presenza di un'operatrice del PUA, in
orari aggiuntivi (pomeridiani) rispetto al servizio di accoglienza attuale. Si
sottolinea la necessità di un forte collegamento con gli assistenti sociali che
si occupano della famiglia richiedente (tutela anziani).
Anche l'ASST ritiene importante attivare canali diretti rispetto alle
richieste raccolte presso l'ospedale.
Avvio procedure SIA
A fronte della modulistica ministeriale messa a disposizione per l’avvio
della progettazione individuale, si discute dell’urgenza di attivare l’equipe
multidisciplinare prevista da questa misura, che prevede obbligatoriamente la
presenza del servizio sociale territoriale e del Centro per l'Impiego. La
conferma del finanziamento PON permette di attivare anche la partecipazione
diretta degli operatori del Centro per l’Impiego di Crema.
L’equipe sarà inizialmente composta dalle coordinatrici del servizio
sociale territoriale, due referenti di CSC (servizio sociale e SIL) e i
referenti del CpI. Si prevede la possibilità di coinvolgere l’Alleanza per le Povertà,
come previsto dal progetto PON e che già ha espresso interesse in modo autonomo
(referente: Daniela Polenghi). Il primo incontro dell’equipe viene fissato per
mercoledì 22.02.2017 alle ore 9.
Al momento della strutturazione dei progetti lavorativi, si coinvolgeranno
anche i referenti degli sportelli per il lavoro accreditati presenti nel
distretto (coop. Koala e Mestieri Lombardia). Si sottolinea l’importanza di
coinvolgere i soggetti che potranno favorire un eventuale inserimento
lavorativo dei beneficiari della misura, quali patronati, cooperative di tipo
B, aziende profit.
Preso atto che la modulistica suddetta è suggerita ma non vincolante,
l’equipe si confronterà sulle procedure ritenute maggiormente adeguate per il
nostro territorio, a partire dal prezioso lavoro effettuato per l’attivazione
dei patti per l’autonomia sul progetto Fare Legami, e considerandone i limiti
emersi.
Si richiederà agli operatori del CpI di fare una preliminare verifica
rispetto ai soggetti ammessi alla misura per comprendere per quanti di essi
sarà necessario un’attivazione nell’area lavorativa.
Considerato l’alto numero di domande ammesse alla misura (vd post dedicato
su questo stesso blog), e l’impegno sperimentato durante il progetto Fare
Legami per un numero assai inferiore di beneficiari, sarà opportuno che
l’equipe multidisciplinare stabilisca dei criteri operativi per decidere quali
casi e azioni sia più opportuno mantenere a livello centralizzato e cosa invece
possa essere gestito a livello territoriale.
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