Nella riunione è stata presentata da parte di Stanghellini una prima
proposta di posizionamento come base iniziale per guidare la discussione del
tavolo tecnico. La proposta in sintesi prevede l’attivazione di
tre percorsi di accesso:
- 1. Percorso ordinario: riferito alle persone che si rivolgono direttamente alle RSA, senza passare dai servizi sociali. Per questo percorso si prevedono dei punti di accoglienza organizzati direttamente dagli enti gestori. Eventualmente da definire se e come elaborare dei criteri omogenei di accoglienza ed una eventuale scheda di valutazione comune.
- 2. Percorso di continuità con precedenti azioni di sostegno alla domiciliarità. In tal caso sono i servizi stessi che propongono l’inserimento in RSA, a fronte di precedenti interventi e dopo una valutazione già parzialmente elaborata. In tal caso sarebbe da stabilire la pesatura della valutazione dei servizi nei criteri di accoglienza dell’RSA (vd percorso 1).
- 3. Percorso di protezione: attivati per la gestione delle urgenze, presidiato dal CEAD. Anche in questo caso la richiesta di inserimento segue una valutazione multidimensionale già effettuata dal servizio.
La proposta è stata oggetto di
discussione e approfondimenti da parte dei presenti su più livelli.
Da più parti emerge l’esigenza,
peraltro già espressa nell’incontro precedente, di avere dei dati maggiormente
oggettivi in merito alle richieste di inserimenti, ipoteticamente suddivisi nei
tre percorsi proposti. Si concorda affinché ciascuno degli enti rappresentati
al tavolo continui e condivida la raccolta dei dati in proprio possesso.
La discussione si concentra in
particolar modo sulla necessità di approfondire la valutazione delle domande di
inserimento, per poterle maggiormente comprendere ed eventualmente indirizzare
verso altre risposte che non siano l’inserimento in RSA (alternative al
ricovero). Tale valutazione viene rimandata di diritto all’ASST, nello
specifico al CeAD, a cui spetterebbe pertanto il lavoro di
accompagnamento/orientamento della cittadinanza, negli ultimi anni svolto dal
servizio sociale territoriale.
Emerge come le RSA presenti già
organizzino anche servizi non residenziali, in accreditamento con l’ASST.
Si sottolinea come il sistema
attuale costringa in alcuni casi all’inutile moltiplicarsi delle valutazioni
sociali da parte delle diverse assistenti sociali presenti nei diversi servizi
con cui si trova ad interfacciarsi la cittadinanza.
Da più parti si sottolinea
l’estrema necessità di trovare soluzioni in breve tempo al problema degli
inserimenti in urgenza (indicati nella proposta come “percorso di protezione”).
Il prossimo incontro dl tavolo tecnico è stato programmato per lunedì 5 settembre alle ore 1430.
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