
Di seguito una breve sintesi di quanto emerso nell'incontro dell'11 maggio 2015. Questi contenuti/proposte saranno posti all'attenzione della Direzione di progetto.
Criteri per l'individuazione dei Community maker:
Caratteristiche:
-capacità ed esperienza nella conduzione di gruppi;
-capacità di facilitazione e mediazione;
-disponibilità di tempo lavoro da dedicare al progetto;
-capacità di lettura dei bisogni e delle risorse presenti in
un contesto;
-competenze relazionali: ascolto, mediazione, presenza;
-trasversalità di competenze e non settorialità;
-esperienza pregressa nella progettazione sociale;
-capacità nel tenere collegati diversi livelli di
intervento;
-presenza di un ruolo “riconosciuto” all'interno di un
contesto, rimanendo comunque figura super partes;
-disponibilità a far crescere un percorso senza renderlo
dipendente da sé.
Territorialità:
L'obiettivo che si assume è privilegiare figure già presenti
nei territori, che abbiamo le caratteristiche evidenziate.
Nello specifico, per Crema si privilegia una o più figure
che abbiano già ruolo ed esperienze nel contesto cittadino; per il distretto,
si privilegia l'appartenenza al territorio di un sub-ambito.
Il criterio della territorialità diventa preminente rispetto
anche alla scelta del numero di Community maker da individuare: la condizione
ottimale sarebbe che ogni laboratorio di comunità abbia una figura con le
caratteristiche evidenziate e appartenente al territorio stesso.
Rappresentanza/appartenenza:
la figura individuata potrà appartenere a agenzie del terzo
settore, ma questa appartenenza non verrà in alcun modo presa in considerazione
in fase di selezione.
Il gruppo esplicita il rifiuto di logiche di rappresentanza
e “spartizione” tra diversi soggetti.
Candidature e selezioni:
Si ipotizza l'emissione di una evidenza pubblica, per
raccogliere le candidature.
Il fatto di privilegiare la territorialità presupporrebbe
che tale evidenza sia emessa in subordine alla scelta dei contesti in cui
attivare i laboratori di comunità.
In seguito le candidature potranno arrivare da chiunque: in
fase di selezione si privilegerà l'appartenenza al territorio in presenza delle
caratteristiche evidenziate; in subordine, si ricercheranno figure con tali
caratteristiche anche al di fuori dei territori interessati.
La selezione sarà in capo ad una commissione che sia
espressione del livello distrettuale.
Referenti funzionali:
Resta da approfondire il tema dei referenti cui dovrà
rispondere operativamente il community maker.
Evidenziato che la dipendenza funzionale è aspetto
differente dalla dipendenza economica, si evidenza il legame privilegiato con
il gruppo di lavoro sui laboratori di comunità e si ipotizza una relazione
funzionale tra i community maker e i coordinatori del gruppo.
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