mercoledì 14 giugno 2017

Verbale Ufficio di Piano - 31 maggio 2017


Comunicazioni

-          Il 15.06 si terrà a Cremona il primo workshop gratuito promosso dalla cabina di regia (ATS Val Padana) sul tema “FSE”. Si dovrà procedere ad iscrizione online tramite il sito dell’ATS. Seguirà ulteriore comunicazione via email.

-          Il prossimo incontro di Comunità di Pratica sul SIA non è stato ancora convocato da IRS ma presumibilmente si terrà ad inizio luglio.

-          ATS promuove come tutti gli anni la campagna per contrastare l’Emergenza caldo. Saranno inviati gli elenchi dei nominativi delle persone a rischio (da controllare, integrare, e verificare anche nei numeri di telefono). I volantini distribuiti nelle precedenti annualità sono esauriti.

Servizi abitativi

È stato creato una pagina ad hoc, disponibile nello spazio dell’udp blog, dove si possono recuperare facilmente i riferimenti normativi e i documenti che via via verranno recuperati e/o elaborati su questo tema.

Con la recente pubblicazione dei decreti attuativi, la tematica “casa” entra a pieno nei piani di zona.

Siamo ancora in attesa di indicazioni specifiche in merito alla gestione delle liste ERP a livello distrettuale.

Di fronte alla condivisa e riconosciuta necessità che il territorio si attrezzi su questa tematica specifica, vi è larga flessibilità normativa affinché ogni territorio trovi la forma a lui più consona (es. apertura di un “ufficio casa” distrettuale; valorizzazione delle competenze già presenti e diffuse sul territorio; ecc).

Viene più volte ribadita la necessità di identificare una figura con funzioni di coordinamento, in grado di promuovere le collaborazioni con il territorio e che funga da riferimento per il distretto. Non vi sono al momento ipotesi su chi possa concretamente assumersi tale ruolo.

Non preoccupa particolarmente il rispetto della scadenza del 30.09 (obbligo di attivazione di almeno una misura), alla quale si può formalmente adempiere con la “semplice” formulazione di un bando. Ciò che viene sottolineato è l’importanza di connettere tali adempimenti alla programmazione distrettuale.

Si ribadisce come punto cardine la valorizzazione delle competenze maturate e presenti sul territorio, in particolare all’interno di ACLI (con Caritas) e del Consorzio Sul Serio. In questa fase si ritiene opportuno che venga mantenuta una regia pubblica sovra-comunale.

L’ufficio di piano concorda sul coinvolgimento diretto del gruppo operativo all’interno del progetto “Casa Vuoi?”. Un referente dell’ufficio di piano incontrerà tale gruppo verosimilmente lunedì 12.06.


Tutela minori

Viene rilevato un non allineamento tra Comunità Sociale Cremasca (CSC) e Servizio Sociale Territoriale (SST), con una conseguente difficoltà a lavorare insieme su alcune tematiche in particolare. Considerato che la coesione tra i servizi gestiti a livello centralizzato e quelli territoriali è sempre stato il punto di forza del nostro territorio, si rimette a tema la necessità di ripensare strategie per riallinearsi e ricomporre.

Al di là del funzionamento dei servizi, tuttora garantito, si rileva un problema di relazioni (non tra persone, ma tra le parti). I temi più faticosi rilevati sono quello della Tutela minori (difficoltà di attuazione delle linee definite nell’attuale e nei precedenti piani di zona, tanto da richiedere un mandato nuovo) e la Cartella Sociale Informatizzata.

Nella discussione viene sottolineato come su alcuni temi non sia ancora stata raggiunta da parte dell’Azienda una stabilità organizzativa definitiva. Il problema viene riportato ai livelli di attesa (consapevolezza del mandato) e alla cultura degli operatori di entrambe le parti, pertanto si pone necessario ed indispensabile superare le resistenze culturali di alcuni operatori. Di fatto si registrano alcune buone pratiche che si ritiene funzionino positivamente grazie alla forte volontà degli operatori coinvolti. Dall’altra parte anche la stessa adesione alle misure distrettuali risulta essere molto differente da un territorio all’altro.

Nello specifico, viene rilevato come la CSI sia tuttora uno strumento che non decolla nel pieno del suo utilizzo operativo, mentre si raccolgono dal territorio richieste esplicite  che possa essere maggiormente funzionale alla quotidianità. Il processo di implementazione di fatto sta avanzando con una velocità molto ridotta rispetto alle aspettative, tanto da ribadire la necessità di rimettere a tema l’utilizzo condiviso di tale strumento.

Per quanto riguarda la tutela minori, viene ribadito come le scelte in questo settore fossero già ampiamente esplicitate nel modello del 2013-2014 che prevedeva l’attivazione delle equipe di sub ambito come spazio di confronto e contatto tra CSC e SST; è necessario tornare da un sistema “a delega”, ad uno di “affidamento”, nel quale la titolarità e la responsabilità ultima del servizio torni ad essere fattivamente del Comune. Attualmente si nota come l’accentramento abbia portato ad una lontananza / distanza tra le parti; se da un lato il SST pone l’interesse maggiore sul versante della prevenzione, il servizio di CSC risponde prettamente al mandato preciso di attivazione a partire dal decreto, dalla presa in carico. Il modello condiviso non sempre è completamente condiviso dagli operatori di CSC, e al contempo le equipe di sub ambito non sempre sono accoglienti verso l’operatore designato da CSC.

CSC riporta una richiesta ricevuta da parte di alcuni sindaci di condividere in assemblea un confronto conoscitivo specifico sul tema della tutela minori. Si condivide la proposta di preparare insieme tale momento di confronto con i sindaci per riavvio degli elementi fondanti del servizio, alla presenza del direttore di CSC, il coordinatore dell’UdP, la coordinatrice del servizio tutela di CSC e tutte le coordinatrici di sub ambito.

Questo momento sarà l’occasione per restituire ai sindaci un’immagine condivisa del servizio, attraverso dati conoscitivi che includano i punti di forza da consolidare e le criticità e le esigenze di sviluppo e miglioramento.

Dopo di Noi

In attesa della delibera da parte di Regione Lombardia



Bando Welfare in Azione IV (Fond. Cariplo)

Si sta valutando l’eventuale volontà di aderire come distretto alla quarta edizione del bando in oggetto. A breve verrà convocato un gruppo di lavoro per definire l’effettiva possibilità di presentare una proposta e condividere le prime fase di progettazione. Si sta ipotizzando un progetto di welfare comunitario nel settore agroalimentare che risponda al bisogno dei giovani fragili (disabili medio/lievi, anche non certificati, e fragilità socio-economiche/cognitive/relazionali) in uscita dai percorsi formativi. Nel percorso scolastico, o da poco abbandono. Il settore agroalimentare è stato scelto, oltre per la peculiarità del nostro territorio, per la predisposizione a fungere da tramite per il mondo del lavoro ma anche come contesto socializzante. Si tratta infatti di un settore dove da tempo vi sono segnali di attenzione per l’inclusione sociale. È stata valutata positivamente la disponibilità di alcuni attori territoriali. Entro la fine di giugno bisogna presentare l’idea progettuale, che in caso di valutazione positiva da parte di Fondazione Cariplo andrà ulteriormente affinata entro il 30 settembre, ed eventualmente, sempre se valutata positivamente, sarà oggetto di uno studio di fattibilità accompagnato dalla Fondazione stessa, che si concluderà con la definizione del progetto a febbraio 2018 (che nuovamente dovrà passare il vaglio della Fondazione per la sua eventuale selezione e conseguente finanziamento). Il tavolo di progettazione ad oggi attivato (che non coincide con quella che sarà la rete di partnership del progetto): mondo della formazione (Scuola casearia di Pandino, Istituto Sraffa, Sacra Famiglia di Soncino, Istituto Stanga), Terzo Settore (Consorzio Arcobaleno, Consorzio Sul Serio, Caritas, Koala), Associazionismo (promozione turistico culturale del territorio), imprese (CNA, confesercenti, confcooperative, confcommercio, servimpresa).

In merito alla conoscenza e all’approfondimento del fenomeno l’ufficio di piano apre la possibilità di coinvolgimento dei servizi specialistici dell’ASST (dove è già presente un gruppo integrato specifico sull’adolescenza).

La necessità di istituire in tempi brevi un tavolo per lo sviluppo dell’idea progettuale non vuole essere motivo di esclusione; lungo tutto il periodo che porterà alla strutturazione della proposta, ed in particolare al momento dello studio di fattibilità, verrà comunque  mantenuta aperta la possibilità di integrare il gruppo con altri attori territoriali, una volta rispettata coerenza degli enti coinvolti con le linee guida di Fond. Cariplo e con l’idea progettuale). Al momento non è definito nemmeno chi assumerà nel progetto il ruolo di capofila.

Doniamo energia

Il progetto presentato da Caritas Crema ha superato la prima fase. Dovrà essere presentato un progetto completo per la seconda fase di valutazione entro il 10 luglio. La rete dei partner coinvolti fa riferimento al precedente invito esteso alle realtà territoriali in sede di ufficio di piano. Il progetto nei suoi contenuti riprende la logica dei patti generativi promossi all'interno del progetto Fare Legami (funzione generativa da esprimersi nella propria comunità di appartenenza), con una rimodulazione del target (complementare a Fare Legami - abbassamento della soglia di accesso, ovvero famiglie già in carico, che si trovano in una situazione di difficoltà, seppur non estrema – non senza fissa dimora; situazione debitoria). Il progetto prevede la copertura delle spese per utenze o affitti, come da bando, ma a partire da una valutazione positiva della famiglia beneficiaria sulla possibile uscita dalla situazione critica che si trova a vivere). Si prevede anche una presa in carico della problematica abitativa, ritrasformando il progetto "Casa Vuoi?" da comunale (Città di Crema) a distrettuale. Si prevede infine un sostegno al reinserimento lavorativo.

L'obiettivo generale del progetto è quello di creare un sistema di mediazione sulle utenze (simile al progetto Banca dell'Acqua).

Il bisogno delle famiglie beneficiarie sarà intercettato dai servizi sociali territoriali e dai centri di ascolto parrocchiali (anche grazia da un coordinamento diocesano).



Linee guida domiciliarità (ADM, SAD)

A breve verrà convocato il tavolo previsto per la revisione dei contenuti dell’accreditamento dei servizi citati.



Banca dell’acqua

Dai primi di giugno partirà il progetto Banca dell’Acqua di cui si occuperà all'interno di CSC Allison Bignani. Il primo monitoraggio del progetto è previsto a settembre.

Arriverà nota di chiarimento in merito alla convenzione precedentemente bloccata da CSC.

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