lunedì 26 febbraio 2018

Verbale ufficio di piano 21 febbraio 2018



Continuazione dei lavori per il nuovo PdZ: organizzazione incontro 7 marzo
Vengono confermate le date precedentemente ipotizzate.
Si condividono i contenuti dell’incontro avuto con i valutatori esterni, la cui relazione di valutazione triennale verrà condivisa a breve con i componenti l’UdP.
Per l’incontro valutativo del 02 marzo si condivide la necessità di mantenere l’attenzione dell’incontro sul coinvolgimento di tutti i partecipanti, in quanto la numerosità degli invitati potrebbe essere d’ostacolo al lavoro di gruppo previsto. Si condivide la necessità di accompagnare maggiormente la preparazione di tale incontro; l’UdP decide di riunirsi in via straordinaria mercoledì 28/02 alle ore 9 (con quanti saranno disponibili).
Si propone che l’incontro del 07 marzo sia organizzato presso il teatro di Romanengo.
Si ribadiscono gli obiettivi dell’incontro, in funzione della definizione dell’ipotesi di programma dell’evento, ovvero:
-          Riportare in sede più aperta gli esiti valutativi emergenti dall’incontro del 02 marzo
-          Presentare percorso per la costruzione del piano di zona.
-          Focalizzarne i luoghi di lavoro (coordinamento policy maker e gruppi tematici) e i macro temi di approfondimento (oggetti di lavoro)
In merito ai temi che saranno oggetto dei gruppi di lavoro tematici, si sottolinea l’importanza di rilanciare le questioni aperte durante il precedente PdZ, secondo una dimensione non teorica ma fortemente attuativa (vd format progetto delle linee guida). Per questo l’udp concorda di dover avanzare al proprio interno per identificare non solo gli ipotetici titoli dei gruppi, ma una maggiore definizione dei temi in termini di prodotto atteso. Vengono richiamati i temi già precedentemente ipotizzati:
-          Disabilità
-          Residenzialità / domiciliarità
-          Welfare comunitario
-          Estensione/revisione dei servizi gestiti a livello sovracomunale (“mozione Ginelli”)
L’udp intende affidare il coordinamento dei gruppi tematici ad una coppia di persone di provenienza mista (pubblico / privato).
Le parole chiavi che uniscono tali macro temi sono: connessioni; integrazioni; costruzione di legami forti, anche formalizzati ed istituzionali, focalizzati all’operatività.
Si sottolinea l’importanza di mantenere la focalizzazione del nuovo piano di zona non tanto e non solo sulle progettualità tematiche, ma in primis sulla programmazione del cosiddetto “ordinario”.
Ipotesi programma:
-          Interventi introduttivi –referente politico e direzione socio-sanitaria di ATS Valpadana
-          Sintesi dell’esito della valutazione del PdZ 2015/2017  e Prospettive per un piano di valutazione del nuovo PdZ – Ennio Ripamonti
-          Excursus storico sul percorso dei precedenti PdZ, dal 2000 ad oggi – presentazione multimediale
-          Presentazione percorso cremasco per la stesura partecipata del PdZ – Francesco Iacchetti
-          Presentazione gruppi di lavoro tematici – componente UdP

Aggiornamento bando Dopo di Noi
Aggiornamento in merito all’incontro indetto da Regione lunedì 19 febbraio:
-          Regione interpreta il “venir meno del sostegno familiare” previsto dalla l.112 come una situazione in cui nel breve termine il genitore non possa garantire l’accudimento del diretto interessato. A tal proposito l’UdP non condivide l’ipotesi di restrizione rigida dell’accesso alla misura alle persone con disabilità che, pur avendo genitori non anziani e ancora in salute, nutrano il desiderio di rendersi indipendenti dalla propria famiglia, e ne abbiano le possibilità.
-          È stata ribadita la suddivisione delle diverse azioni previste, per cui i percorsi di accompagnamento all’autonomia sono rivolti esclusivamente a potenziali beneficiari che stanno vivendo con i propri familiari, mentre i percorsi rivolti al supporto alla residenzialità sono rivolti ai potenziali beneficiari che decidono di convivere con altre persone con disabilità esternamente al proprio nucleo familiare di origine.

Varie ed eventuali
Fondi regionali ReI
Dalla lettura della newsletter dell’assemblea dei sindaci di Bergamo, sembrerebbe che Regione Lombardia metterà a disposizione nei prossimi anni un fondo per il potenziamento degli assistenti sociali all’interno del proprio piano di contrasto alla povertà (38mln nel 2018, 45mln nel 2019, 61mln nel 2020).
È da approfondire, eventualmente con ANCI, se trattasi di risorse aggiuntive al PON già approvato. Di fatto entro marzo Regione ha dichiarato di intendere approvare il proprio piano regionale povertà.
CSC – sospensione attivazione tirocini
Viene data comunicazione in merito a quanto già comunicato ai Comuni, in conseguenza dell’innalzamento delle aliquote stabilite da INAIL per i tirocini, relativamente al cambio di modalità di calcolo (per mansioni), da novembre 2017. Questo ha comportato un considerevole aumento dell’importo relativo ad alcune tipologie di tirocini, tra cui quelli relativi agli orti sociali. L’assunzione di tale costo da parte di CSC non è attualmente possibile. CSC ha pertanto dichiarato la sospensione dell’attivazione di nuovi tirocini prima dell’approvazione del nuovo piano operativo.
Dal territorio viene avanzata una richiesta di maggiore condivisione di tali problematiche prima della comunicazione delle decisioni prese, nei tavoli tecnici (es. tavolo 10b) ed in particolare con il livello operativo (gruppo delle coordinatrici di sub-ambito). Viene sottolineata l’importanza di rafforzare gli spazi di condivisione per la gestione dei problemi.
Rilevazione attività estive 2018
Viene richiesta da parte delle coordinatrici una maggiore condivisione da parte di CSC anche delle questioni più operative, ovvero delle modalità di approcciare le necessità gestionali d’Ambito, in funzione delle ricadute che possono avere tali richieste sui singoli servizi sociali comunali e sui cittadini coinvolti da tali azioni (es. richiesta inviata da CSC via PEC ai Comuni, senza previa condivisione con le coordinatrici, per la rilevazione del potenziale bisogno di servizi estivi per famiglie con minori disabili).
Si valuta prematuro il coinvolgimento diretto delle famiglie in tale rilevazione, che verrebbe altrimenti percepita già come una pre-richiesta su progetti attivabili. Si ipotizza un cambio nella modalità e nei tempi rilevazione, rimandando l’aggancio con le famiglie ad una fase successiva in cui sarà possibile avanzare una proposta concreta definitiva alle famiglie stesse.
Bando famiglie
Il Consultorio diocesano, per il tramite del referente di Caritas, presenta all’ufficio di piano un’idea progettuale in fase di costruzione sull’avviso pubblico per il finanziamento di progetti afferenti le politiche per la famiglia del dipartimento per le politiche della famiglia (max 250.000 €). Ad oggi il consultorio diocesano, che intende candidarsi come capofila, ha coinvolto come ipotetici partner Caritas, Cosper e CSC. Chi fosse interessato può ancora aderire rivolgendosi al consultorio stesso.
Il progetto intende candidare azioni di sviluppo della linea C. “Sostegno alle famiglie in condizione di fragilità”, per sostenere alcune prospettive di maggiore sostenibilità su progettualità in chiusura, che hanno raccolto molta adesione da parte dei territori (es. Fare Legami, GAP, Alimentiamo la speranza, CLAC).
Si rileva come in tale prospettiva sarà necessario trovare strategie di integrazione con la programmazione sociale in partenza, evitando sovrapposizioni, nonostante la non piena compatibilità dei tempi di progettazione di questi due percorsi.
CSI
ASST Crema condivide un riscontro particolarmente positivo ricevuto in un recente incontro con Regione Lombardia (21/02) sulla cartella sociale informatizzata. Il nostro territorio è stato infatti l’unico in tutta la regione ad aver raggiunto il terzo grado di riconoscimento nel sistema premiale inerente tale azione.

Nessun commento:

Posta un commento