Nell’idea
progettuale indichiamo come qualificante, all’interno di un sistema di welfare
che cambia, sviluppare una dinamica di ‘sussidarietà circolare’ che amplia il
proprio raggio d’azione verso nuovi attori, chiamando in causa tutte le
componenti della società.
Nel
logo realizzato si esprime il senso di questa circolarità, formata da braccia
che si uniscono come confini perimetrali della città, ma..con un varco,
un’apertura verso la dimensione inclusiva.
La
stretta di mano di braccia colorate, nel rispetto delle diverse identità,
raffigurano la nota centrale che vede nella relazione il punto dinamico e
generante, luogo d’incontro e di responsabilità attiva.
La
mano aperta con indice puntato suggerisce un invito alla responsabilità da
assumere come singole persone ma anche come organizzazioni del territorio.
L’incontro con le persone favorisce sviluppi di aiuto e di prossimità,
l’attivazione e la co-costruzione di azioni ‘dal basso’ per la costruzione
della comunità con l’apporto sinergico dei vari attori. Lo spazio centrale,
apparentemente vuoto, è l’agorà di pensiero, d’azione e di incontro dove
sperimentare una rinnovata modalità di legami a rafforzamento della coesione
sociale nella comunità.
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